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Un segnale che vale per il morale, che non cancella la delusione di Palermo ma che può segnare un nuovo ciclo con Mancini saldo alla guida. L’Italia sotto i fischi di Konya batte 3-2 in rimonta i padroni di casa della Turchia in una partita che ha valore solo per il ranking Fifa. Un successo nel segno di Raspadori, autore di una doppietta, mentre Cristante completa il tris azzurro col colpo di testa che dà il via alla rimonta. Dopo 4’ una vecchia conoscenza della Serie A punisce gli azzurri: Chiellini porta sul piede debole Under ma Donnarumma, unico titolare presente dal 1’ anche a Palermo, si fa superare tra le gambe da un tiro centrale. Al 35’ serve un calcio piazzato agli azzurri per sbloccare un digiuno che durava da due partite e mezzo, con Cristante che indovina il tempo giusto per lo stacco sul cross disegnato da Biraghi e sigla il terzo gol in azzurro in carriera. Il centrocampista della Roma è tra i migliori in campo.
Meglio di lui fa solo Raspadori. Tonali recupera la sfera e trova l’attaccante del Sassuolo, che col mancino va tra le gambe di Bayindir per il 2-1 al 39’. Sotto tono invece Zaniolo che deve ancora trovare misure e tempi giusti di gioco. Al suo posto nella ripresa c’è Zaccagni. Ma il gol del 3-1 al 69’ ha sempre la firma di Raspadori che si fionda su un pallone vagante e lo deposita in rete col fiuto del gol da vero bomber: terzo gol in otto apparizioni in nazionale. Nell’ultimo quarto d’ora spazio anche per Bastoni, Locatelli e Sensi ma è la Turchia a pungere con un subentrato. Dursun all’83’ la riapre su corner. Ma poco dopo Gigio gli nega la gioia della doppietta con una parata speciale che può segnare simbolicamente un nuovo corso. Mancini alla vigilia lo ha ribadito, vuole un Mondiale nel suo palmares e si sente ancora giovane per coronare il sogno. Da stasera si pensa al 2026.
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