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Un pareggio e una sconfitta. L’Italia U21 di Paolo Nicolato non va oltre l’1-1 contro il Giappone nell’amichevole di Castel di Sangro, arrivata a pochi giorni dalla sconfitta contro l’Inghilterra. Se con Gallagher e compagni il problema è stato l’approccio in una gara segnata dal coraggio degli azzurrini nel pressing alto, contro il Giappone è mancata creatività negli ultimi trenta metri. Un gol in due partite: la firma è di Lorenzo Colombo, uno dei pochi che vede la porta e la vede anche nelle condizioni impossibili. Dopo la magia in campionato contro il Napoli, Colombo ha siglato uno splendido sinistro al volo che si è infilato sotto la traversa. E’ una delle poche note positive di un’Italia che per la seconda volta consecutiva si presenta con un 3-5-2 che sembra disegnato per favorire il settore di campo più competitivo degli azzurrini: il ballottaggio tra Udogie e Parisi a sinistra è da big europea, mentre Bellanova e Cambiaso sono altri due giocatori che hanno saputo approdare in due big come Inter e Juventus.
Rimandato il modulo, anche se difensivamente i gol sono arrivati tutti da episodi: un rigore, una palla persa in costruzione e uno schema su calcio d’angolo. Nicolato aveva chiesto una prova di maturità per capire “di chi ci si può fidare”. La nota positiva arriva sicuramente sui tanti 2003, capeggiati da Giorgio Scalvini, uomo ovunque, jolly dell’Atalanta, oggi uscito per infortunio. Gasperini incrocia le dita e spera si tratti solo di un cambio precauzionale. Rimandato Edoardo Bove. Peggiore in campo contro l’Inghilterra, in evidenza nel secondo tempo contro il Giappone. Si chiede di più a Rovella e Fagioli che sotto la pioggia di Castel di Sangro erano chiamati ad indossare i panni dei trascinatori. Compito riuscito solo in parte. L’appuntamento ora è posticipato nel 2023 nel percorso che porta agli Europei. Nicolato spera in un assist dei club sul fronte del minutaggio.
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