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L’Italia pesca male, inutile girarci attorno. Forse poteva andare peggio, del resto eravamo in seconda fascia, forse no, fatto sta che anche questa volta agli Europei Under 21 gli azzurrini dovranno sudarsi anche il passaggio ai quarti di finale. I tempi in cui eravamo noi a dominare a livello continentale sono ampiamente finiti e oggi, tra poco spazio concesso ad alti livelli ai giovani talenti, e una povertà generale di materia prima a disposizione (non nella quantità , ma spesso nella qualità , anche se con picchi positivi e un lieve miglioramento), ci sono nazionali ben più attrezzate della nostra. Che pure nell’ultimo biennio ha fatto un importante salto di qualità , costruendo uno zoccolo duro niente male e con uno stile di gioco che ambisce al predominio in campo, anche se spesso finiamo un po’ per incartarci.
Francia, Svizzera e Norvegia. Dovremo vedercela con loro nel girone D, prima partita giovedì 22 giugno e poi di nuovo in campo il 25 e il 28. Sperando di scendere in campo anche a luglio, vorrà dire che siamo nell’eliminazione diretta. Non sarà facile, perché la Francia è più fisica e più tecnica di noi, la Svizzera nei gironi di qualificazione ha fatto gli stessi punti degli azzurrini, giungendo però seconda nel proprio girone, e poi c’è la Norvegia che tra le squadre di ultima fascia era la più pericolosa rispetto a Israele e alle due che ospiteranno la rassegna.
Nicolato non si nasconde e ammette le difficoltà del girone: “Onestamente speravamo meglio: a essere sinceri è un girone che ci motiva molto perché, secondo me, è il girone più forte. Abbiamo pescato la squadra più forte, la Svizzera, che ha fatto i nostri stessi punti, piazzandosi però al secondo posto nel proprio girone, mentre noi siamo stati i primi nel nostro; poi abbiamo la Norvegia, che è una squadra molto fisica, un osso sempre duro. Arrivano sempre molto preparati dal punto di vista fisico, è una squadra che produce sempre un gioco di grande intensità . E’ un girone complesso. C’è anche la Francia, che è sempre a un livello altissimo. Siamo motivati, speriamo di arrivare bene e di giocarcela bene, con ragazzi che hanno alle spalle un certo minutaggio, per il semplice fatto che avremo di fronte squadre formate da elementi di solito molto impiegati nei rispettivi campionati”.
Insomma, poteva andare meglio e sarà dura, ma ci sono dei mesi importanti per mettere alla prova i nostri talenti, fargli acquisire esperienza internazionale e arrivare al meglio all’appuntamento clou, insieme alla Nations League, per i colori azzurri in estate.
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