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Quell’umiliazione subita contro l’Argentina è stato forse un modo per chiudere definitivamente la pagina del post Europeo. A Wembley sono scesi in campo elementi che tutto hanno fatto in stagione, tranne che meritarsi l’azzurro: Pessina, Bernardeschi, Belotti per citarne tre. Loro, tra gli eroi della spedizione del 2021, meritavano una chance nella Finalissima, diretta conseguenza di quell’Italia-Inghilterra vinta ai rigori. Ora c’è la Nations League, un torneo che finirà a giugno del 2023 e che è sinonimo di futuro. Si parte con la Germania e il Ct Mancini ha le necessità di scoprire le carte e lasciarsi alle spalle ogni legame simbolico e affettivo con la rosa dell’Europeo. C’è una Nazionale da ricostruire.
Contro i tedeschi, Mancini dovrebbe schierare cinque giocatori che l’estate scorsa non c’erano: Calabria, Tonali e un attacco tutto nuovo: Politano, Scamacca e Pellegrini, che più volte è stato schierato largo a sinistra dal Ct (e con l’Olanda andò anche in gol). Poi spazio a Donnarumma tra i pali, Bonucci e l’erede designato di Chiellini, Bastoni in mezzo con Emerson a sinistra. Barella (o Locatelli) e Cristante invece dovrebbero completare il centrocampo. Gli occhi sono tutti sull’attaccante del Sassuolo che deve occupare il ruolo più discusso negli ultimi anni. Ciro Immobile è fermo, ancora alle prese coi soliti problemi alla caviglia e non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro in azzurro. La situazione è bizzarra: Scamacca da un lato raccoglie la pesante eredità di un centravanti come il laziale, Scarpa d’oro 2020 e quattro volte capocannoniere di Serie A. Ma dall’altro assume il posto del calciatore più criticato per il rendimento in Nazionale. Sullo sfondo Giacomo Raspadori.
Non ci saranno Chiellini, Verratti, Insigne, Jorginho, Emerson, Bernardeschi, Sirigu, Lazzari e Zaccagni. In compenso largo ai giovani. C’è chi si è messo in luce in Serie A (Scalvini, Ricci) e chi in Serie B (Zerbin) e chi in Italia non ha ancora mai giocato (Gnonto) o ci ha giocato troppo poco prima di finire nel dimenticatoio (Cancellieri). Difficile che trovino spazio contro Musiala e compagni. Ma hanno un ritiro a disposizione per mettersi in luce. Proprio come Frattesi e Pobega, reduci da due grandi stagioni e primi cambi in un centrocampo affollatissimo e che è l’ultimo dei problemi per il Ct. E tra i cambi c’è anche un nuovo acquisto a tutti gli effetti: Leonardo Spinazzola, tornato in campo in tempo per alzare la Conference League con la Roma in una finale che è un risarcimento per quell’infortunio ai quarti contro il Belgio. Contro la Germania avrà spazio. Un altro modo per chiudere un capitolo.
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