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Vincenzo Grifo veste i panni del protagonista con l’Italia grazie al grandissimo gol segnato contro l’Estonia. In pochi, però, conoscono bene questo giocatore italiano nato e cresciuto in Germania e che proprio in Bundesliga gioca con ottimi risultati. Classe 1993, Grifo è venuto alla luce a Pforzheim, ma ha origini assolutamente italiane, visto che suo padre è di Naro (Agrigento) e la madre di Lecce. E’ dunque un italiano a tutti gli effetti e l’esordio con la maglia dell’Italia – l’Under-20 – lo fa nel 2013 proprio con Alberico Evani alla guida. L’ex giocatore del Milan stasera al Franchi sta coronando il grande sogno di guidare la Nazionale maggiore in sostituzione di Roberto Mancini fermato dal coronavirus, ed è una sorta di cerchio che si chiude.
DA EVANI A MANCINI – E’ proprio Mancini a chiamarlo in Nazionale maggiore a settembre 2018: subito in campo contro gli Stati Uniti nell’amichevole in cui subentra nella ripresa vestendo addirittura la maglia numero 10. Grifo viene poi convocato spesso dal ct marchigiano, anche se trova poco spazio: è comunque uno dei papabili per entrare tra i 23 per l’Europeo in estate e il primo gol azzurro contro l’Estonia è un bel biglietto da visita.
IDENTIKIT – Si tratta di un esterno d’attacco capace anche a garantire copertura sulla fascia e rende meglio sulla corsia di sinistra, essendo un destro naturale che ama convergere verso il centro del campo. La sua squadra di club è il Friburgo, che milita in Bundesliga. Aveva già giocato per i bianconeri a inizio carriera, salvo poi passare al Borussia Monchengladbach, con cui fa l’esordio in Champions League, e all’Hoffenheim, giocando solo una partita. Dunque il ritorno al Friburgo del quale è attualmente uno dei titolari fissi. In carriera ha siglato 44 gol in 204 partite con la maglia di club e alla quarta presenza con l’Italia è andato a segno per la prima volta.
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