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L’Italia U21 non vuole fare calcoli a Trieste: nella gara decisiva di qualificazione europea c’è l’Irlanda come nel 2022

Carmine Nunziata
Carmine Nunziata, Italia U21 - Foto R4924_italyphotopress

Vietato fare calcoli. All’Italia Under 21 basta un punto contro l’Irlanda per guadagnarsi l’accesso alla fase finale dell’Europeo di categoria e disinteressarsi dei ragionamenti riguardanti le migliori seconde, ma a Trieste gli azzurrini puntano a vincere e convincere, come del resto hanno fatto nell’ultimo impegno contro la Norvegia, battuta 3-0 in trasferta. Dopo nove giornate, l’Under 21 italiana è in testa al girone con 21 punti (in 9 gare), davanti agli irlandesi che sono reduci dal pareggio contro i norvegesi e che inseguono a quota 18 (con il 2-2 di Cork nella gara di andata che lascia quindi ancora speranze agli ospiti). L’Italia punta a confermarsi imbattuta nel girone di qualificazione agli Europei 2025 (sei vittorie e tre pareggi) e Carmine Nunziata schiererà i big. Non c’è Mattia Viti, costretto a rientrare ad Empoli dopo un problema fisico. In difesa tocca a Ghilardi e Pirola, 28 presenze azzurre in due. A destra Zanotti (il più impiegato da Nunziata insieme a Ndour) si gioca una maglia con Savona, mentre sul lato opposto dovrebbe essere Turicchia a partire titolare. Ndour, Bove e Fabbian i favoriti a centrocampo, ma Casadei e Fazzini scalpitano e dovrebbero trovare spazio nella ripresa. Sarà titolare invece tra le linee Baldanzi, che vuole dare continuità alla tripletta segnata a Stavanger e al buon momento vissuto con la Roma. Pochi dubbi per quel che riguarda la coppia d’attacco: Gnonto (autore di una doppietta all’andata) ed Esposito partiranno dal 1′, mentre l’arma dalla panchina è rappresentata da Koleosho, autore di due gol in otto partite con la maglia del Burnley in Championship, un jolly che può dare estro sulla fascia e permettere a Nunziata di cambiare modulo in corsa se necessario. Di fronte un’Irlanda che ha forza fisica, ma anche numeri radicalmente diversi da quelli degli azzurrini. Ventitré gol fatti per loro, tre in meno dell’Italia, con undici gol subiti, contro i tre incassati da Desplanches (stasera in porta dal 1′). A Trieste sarà importante evitare ingenuità e far pesare la miglior qualità azzurra. Nel giugno 2022 andò bene: nell’ultima partita del girone di qualificazione, ad Ascoli, c’era sempre l’Irlanda davanti. Finì 4-1 e sono due oggi i superstiti di quella Under 21: Pirola e Bove. C’è chi sa come si fa a blindare un primo posto senza fare calcoli.

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