Luca Lipani ricorda bene il trionfo europeo dello scorso anno con l’Italia U19, con la vittoria contro il Portogallo che riportò nel Bel Paese il titolo di categoria a distanza di 19 anni dall’ultima volta, ed ora sogna il bis. “Il ricordo di un anno fa non svanirà mai, lo porterò per sempre con me. Ma nel calcio non si può vivere di ricordi, bisogna sempre confermarsi – ha sottolineato il centrocampista azzurro a 48 ore dall’esordio contro la Norvegia in questo nuovo Europeo -. Ora siamo qui a Belfast, per giocarci le nostre chance in un nuovo Europeo e sono convinto che questo gruppo abbia tutte le carte in regola per arrivare in fondo“.
“C’è un grande gruppo e una grande armonia – ha aggiunto il giocatore di proprietà del Sassuolo -. Sono aspetti fondamentali in un gruppo come quello della Nazionale, in cui il tempo per lavorare non è mai tantissimo. È importante essere bravi e ascoltarsi, capendo le esigenze che ognuno di noi può avere. Siamo un gruppo coeso, che si diverte insieme sia in campo che anche fuori. In questo ritrovo molte similitudini con la Nazionale che lo scorso anno vinse a Malta“. Lipani e Chiarodia sono i due azzurrini che hanno conquistato il titolo continentale lo scorso e “sappiamo che dobbiamo portare qualcosa in più. Vogliamo trasmettere a tutti i compagni, dal più giovane al più esperto, che indossare questa maglia è una responsabilità, ma anche un privilegio. Tutti devono sentirsi importanti in parti percentuali uguali“.
EUROPEI U19: I CONVOCATI DELL’ITALIA
Come detto, la Nazionale azzurra U19 esordirà in questa nuova rassegna continentale contro la Norvegia. “Non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare Norvegia, Irlanda del Nord e Ucraina, solo per il fatto di essere Nazionali meno ‘di grido’ rispetto a ciò che possono rappresentare Francia e Spagna (che sono nell’altro girone, ndr) – ha sottolineato Lipani -. La Norvegia è in una condizione fisica perfetta per affrontare questa competizione essendo a metà del campionato. Lo è anche l’Irlanda del Nord, che giocherà davanti al proprio pubblico e l’Ucraina avrà sicuramente motivazioni anche sul piano extracalcistico. Sarà un girone pieno di insidie e dovremo essere bravi nel renderlo il meno complicato possibile“.
Anche da queste dichiarazioni si percepisce la maturità di Lipani, cresciuto molto anche grazie all’esperienza al Sassuolo: “Non è stato semplice staccarsi da Genova. Quando cresci a casa, nel tuo club e decidi di andar via sei sempre pieno di domande. Ma ora guardando indietro non c’era un singolo motivo per avere timore. Mi sono trovato benissimo, in un ambiente che mi ha accolto a braccia aperte. Certo, il rapporto a distanza con la famiglia può pesare, ma ora mi sento molto più uomo che ragazzo“. “Anzi, vivere lontano ha anche fortificato il rapporto con la mia famiglia: non vivendola tutti i giorni riesci a comprendere meglio tutti i sacrifici che hanno fatto per sostenerti nello sport e nel coltivare il tuo sogno” ha concluso il giovane azzurro.