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Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio, parla il giorno dopo la grande delusione derivante dall’esclusione dell’Italia dal Mondiale 2018: ”Siamo profondamente amareggiati e delusi per la mancata qualificazione al Mondiale, è un insuccesso sportivo che necessita di una soluzione condivisa e per questo ho convocato domani una riunione con le componenti federali per fare un’analisi approfondita e decidere le scelte future”.
Secondo quelle che erano state le reazioni durante la serata nel post partita i due nomi caldi in questa situazione erano quello di Giampiero Ventura e proprio quello del presidente Carlo Tavecchio, ma se per il primo sono state chieste 24-48 ore di tempo per prendere la decisione sulla situazione con una riunione annunciata per mercoledì 15 novembre a Roma, da parte del numero uno della FIGC non ci sono passi indietro rispetto alla propria posizione.
Tavecchio non ha infatti intenzione, secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, di dimettersi dal suo ruolo con una decisione in netto contrasto con quella che è l’opinione pubblica. Con un addio che sembra remoto visto che entro novembre dovrebbero essere rinnovate le cariche e che a meno di clamorose sorprese dovrebbe vedere l’attuale presidente continuare nel suo ruolo.
Tavecchio fa affidamento sul suo vice Cosimo Sibilia, presidente della Lega Dilettanti (parte del Consiglio Federale che contribuisce per un terzo dei voti), e sul presidente della Lega Pro, Gravina.
E se ci fosse un clamoroso addio? Il nome è quello di Demetrio Albertini, con l’ex presidente della Lega di B, Andrea Abodi, che invece non ha intenzione di competere per la carica.