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Giunta all’orlo del precipizio, l’Italia di Ventura si affida a due volti abbastanza nuovi per provare a battere la Svezia con due reti di scarto e andare così al Mondiale 2018 in Russia: stasera giocheranno Jorginho e Gabbiadini dal primo minuto. Da comprimari a protagonisti, da esclusi a titolari, tutto in una notte: toccherà a loro, tra i più talentuosi del gruppo, provare a trascinarci insieme al pubblico di San Siro.
A UN PASSO DAL BRASILE – Non si tratta di due giocatori particolarmente cattivi e muscolari, ma dotati di tecnica e capaci di poter inventare qualcosa lì davanti, dove la Nazionale ha mostrato grande sterilità in questo 2017. Per Jorginho si tratta della prima presenza da titolare in azzurro in una partita non amichevole, dunque il suo esordio coincide con il match più importante degli azzurri negli ultimi anni, se escludiamo Europei e Mondiali. L’oriundo era a un passo dall’accettare il Brasile, quindi la chiamata di Ventura per evitare di perderlo anche in chiave futura: ecco che il regista del Napoli viene lanciato nella mischia dopo due presenze in due amichevoli.
LA RISERVA DI LUSSO – Manolo Gabbiadini ha invece un feeling migliore con la maglia azzurra: con Conte si giocava costantemente il posto da titolare, salvo poi non essere chiamato per Euro 2016. Con Ventura è tornato tra i convocati negli ultimi mesi, subentrando in tre partite del girone di qualificazione, ma in generale senza mai essere preso realmente in considerazione per una maglia da titolare (come del resto nella travagliata esperienza con Sarri). Dieci presenze complessive per lui, due gol il bottino in azzurro. Toccherà al 26enne fra pochi giorni e al regista – compagni per alcuni mesi con un’altra maglia azzurra, quella del Napoli – il delicato compito di prendere per mano la squadra per centrare la rimonta.