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“Non è una partita fra amici. Non ci sarà uno stravolgimento. Se schiero una difesa a tre è ovvio dover cambiare, qualche cosa ci sarà, ma è finalizzato a come ci si schiera in campo”. Lo ha dichiarato Giampiero Ventura, il commissario tecnico della Nazionale è intervenuto durante la conferenza stampa di vigilia di Italia-Germania, amichevole prevista martedì sera a San Siro che chiude di fatto il 2016 per la Nazionale azzurra.
Una partita che non incute timore all’ex allenatore del Torino: “Non ho nessuna paura, uno gioca a calcio e cerca di vincere tutte le partite. Bisogna vedere cosa fai e cosa no. Se io inizio un percorso, di qualsiasi genere, perché in questi quattro giorni abbiamo incominciato a cambiare il modulo. Nella partita di Vaduz abbiamo dimostrato di poterlo fare, meglio, contro avversari diversi. Trovo difficoltà… non se vinco o no, ma devo capire l’aspetto psicologico e la convinzione di fare le cose. Le prime sfide le fai contro le squadre di C, lo fai perché almeno puoi avere una fiducia differente”.
Infine si parla del passaggio da allenatore a selezionatore: “Io sono orgoglioso di essere qui, ma capisco i predecessori che dicono che manca il campo. Da un lato il bilancio, non parlo di risultati perché se avessimo vinto con la Spagna sarebbe stato il top. Israele le ha vinte tutte, ha perso solo contro di noi. Per l’esperienza sono soddisfatto. Si è creato una grande voglia di crescere e partecipare. Barzagli parla pochissimo ma è un esempio straordinario per i giovani. Grande disponibilità da parte loro, ma anche da chi arriva”.