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Italia-Francia, Spalletti: “Nella mia gestione sbagliata solo la partita con la Svizzera”

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti - Foto BRUNO FAHY/Belga / IPA

“Non so qual è il mio bilancio, penso che si sia sbagliata una partita, quella con la Svizzera. Quella è la cosa a cui faccio riferimento, mi reputo responsabile di una sconfitta, per cui abbiamo cercato di fare cose differenti. Si tratta di una partita, le altre bene o male sono state partite come tante, poi non dimentichiamoci mai degli avversari che abbiamo davanti. Abbiamo affrontato squadre fortissime. Quella sconfitta non me la fa dimenticare niente e nessuno, neanche una qualificazione al Mondiale. Per certi versi fa bene anche portartela un po’ dietro, bisogna ricordarsi che se non fai le cose per bene la sassata è sempre dietro l’angolo”. Lo ha detto il commissario tecnico della Nazionale italiana, Luciano Spalletti, alla vigilia del match decisivo per il primo posto del girone di Nations League contro la Francia: “Kean è possibile che sia della partita, è in grande condizione, è bravo ad attaccare negli spazi larghi, è bravo a fare la boa. Mi era sembrato nel gruppo di chi era subentrato bene. Abbiamo intenzione di mantenere il telaio della partita precedente. A volte anche nel nostro campionato ci sono tante partite, però l’affaticamento è spesso mentale, ormai hanno dei muscoli questi ragazzi che sono delle macchine. Quando c’è una squadra che ha molti infortunati è sempre la squadra che ha difficoltà, che ha la pressione e la ruggine dei mancati risultati. La conclusione è che sono convinto che oggi in allenamento vedremo una palla che viaggia e che va forte”.

Quindi una domanda legata a Sinner: “Chi può essere il nostro Sinner? È bene non fare mai paragoni, un calciatore che va oltre questa normalità di palleggio…Maldini mi dà l’impressione di avere il colpo facile, l’eleganza, la sostanza di poter creare qualcosa di super facile ed esclusivo”.

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