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Leonardo Bonucci torna sullo spiacevole episodio dei fischi a San Siro, e lo fa alla vigilia del match amichevole tra Italia e Stati Uniti, in programma domani alle ore 20:45 alla Luminus Arena di Genk. Il difensore della Juventus ha analizzato a mente fredda l’episodio, cercando di spiegarsi con toni meno focosi rispetto a quelli espressi sabato sera dopo la partita contro il Portogallo.
“Quando mi sono trovato a gestire i fischi giocando con le maglie di Juventus e Milan li ho sempre accettati e a volte condivisi, perché il tifoso è la parte passionale del calcio e vive la propria fede come crede – ha commentato Bonucci -. Venire allo stadio e fischiare scelte fatte da un professionista fa parte purtroppo del calcio italiano e della nostra cultura ma non sono mai andato contro. Quello che è successo sabato, da una minima parte della tifoseria, potevo evitarlo ma sono rimasto infastidito perché quando si gioca con la Nazionale, gli interessi dei club vanno messi da parte. Mi sono sempre schierato contro chi fischia, a me è successo anche che vengano presi di mira figli, mogli e madri. Non mi sono mai fatto trasportare da certe cose. Quando però le senti mentre rappresenti la tua nazione sarebbe meglio non riceverli. Ora voltiamo pagina, ringrazio tutti quelli che mi hanno incitato e dimostrato vicinanza”.