Carlo Ancelotti ha parlato ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno ed ha toccato diversi argomenti ma quello che spicca di più è sicuramente la sua apertura ad un’eventuale chiamata da parte della Nazionale italiana a ricoprire il ruolo di commissario tecnico. “Io ct della Nazionale? No, non è un’ipotesi lontana, Costacurta mi conosce bene e io conosco bene lui” queste le parole dell’allenatore che si è seduto su panchine importanti in Italia, Juventus e Milan, ma anche estere, Real Madrid e Chelsea.
La Nazionale però dovrebbe ancora attendere visto che: “Io ufficialmente sono ancora sotto contratto (con il Bayern Monaco, ndr), altri stanno lavorando ed è giusto aspettare per valutare il lavoro di Di Biagio nella Nazionale maggiore”. Ancelotti, quindi, non vuole prevalere sugli altri e attenderà gli sviluppi della situazione anche se ha in Costacurta, ora vice-commissario, un buon amico: “Se ho sentito Costacurta? Lo sentivo anche prima che diventasse vice-commissario e questo non ci impedisce di sentirci”.
L’unica limitazione da parte dell’allenatore sarebbe quella di non poter stare a contatto tutti i giorni come, invece, succede in un club: “L’ideale sarebbe allenare tutti i giorni, solo questo è il dubbio, ma accettare la Nazionale non significherebbe smettere di allenare: basta fare l’esempio di Antonio Conte. Quando ci sarà una nuova panchina? Non lo so, non dipende da me”.
Ancelotti chiude con una battuta su Gianluigi Buffon che in questo periodo sta decidendo se seguire la strada del ritiro o continuare a giocare: “Sarei più sorpreso se smettesse, la mia idea vedendolo, conoscendolo e sentendolo parlare è che continui. Mi sembra ancora motivato e molto presente. Se fa bene di Biagio a convocarlo? Di Biagio fa sempre bene”.