Chissà cosa deve aver pensato Francesco Calzona al triplice fischio finale. La gioia di un popolo intero, una impresa straordinaria: la Slovacchia, alla seconda partecipazione in un campionato europeo, firma la prima vera grande sorpresa di questo Euro 2024. Battuto il Belgio con una prestazione straordinaria, a tratti eroica. Ma è sbagliato parlare di fortuna. Perché la Slovacchia ha costruito questa impresa giocando a calcio e non difendendosi e basta.
Pronti via arriva il gol di Schranz al settimo minuto che indirizza la partita. La Slovacchia però continua a giocare come se nulla fosse: squadra corta, compatta e che scala in avanti senza nessun tipo di paura. Lobotka illumina il gioco, come un faro accecante. Ma non solo: rincorre, trova sempre la posizione giusta, sradica diversi palloni pericolosi. Insomma fa tutto e lo fa dannatamente bene. Calzona incita sempre i suoi due centrali difensivi a salire, non vuole arretrare di un millimetro. E si spazientisce quando, su un lancio lungo, Lukaku si ritrova davanti al portiere. Il belga però sbaglia il controllo e vanifica una grande chance.
Ad inizio ripresa, come prevedibile, il Belgio prende in mano il gioco. La Slovacchia allora ci mette il cuore, la generositĂ . Nella rincorsa in piĂą, nella difesa della porta. Con le buone e con le cattive. La forza del Belgio però si affievolisce con il passare dei minuti, Kucka continua a correre come un disperato alla faccia dei suoi 37 anni. E poi il brivido finale: il gol di Lukaku annullato al Var con Calzona che quasi prende il posto dell’arbitro durante la revisione. Il suo cuore batteva forte. Insieme a quello di tutti gli slovacchi. Insieme, quest’oggi, hanno davvero riscritto la storia.