Nazionali

Gravina: “Complimenti a tutti gli Azzurrini: base solida su cui impostare futuro”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina - Foto Antonio Fraioli

La Nazionale di Roberto Mancini è fuori dai Mondiali 2022 del Qatar. In questa sessione di marzo, tuttavia, è bene registrare gli ottimi risultati ottenuti dalle squadre Giovanili, dall’Under 21 all’Under 16. Queste potrebbero giocarsi diversi trofei nel prossimo mese di giugno. In merito si è espresso anche Gabriele Gravina, presidente della FIGC: “Complimenti a tutti gli Azzurrini e agli staff delle nostre Under. Negli ultimi giorni, le Nazionali giovanili hanno ottenuto risultati straordinari, frutto del lavoro e dell’organizzazione del Club Italia. Oggi più che mai rappresentano una base solida su cui impostare il programma di sviluppo tecnico del prossimo futuro”.

Di seguito anche l’analisi di Maurizio Viscidi, Coordonatore tecnico delle nazionali giovanili maschili: “I risultati sono stati straordinari. Sono stati ottenuti contro avversari di prima fascia e sempre attraverso il gioco. Mi preme sottolineare che l’Under 19 si è qualificata per la quarta volta nelle ultime cinque edizioni disputate alla fase finale del Campionato Europeo. Non era mai successo alla nostra Federazione. Non so quante altre federazioni possano vantare un risultato del genere. Con i ragazzi classe ’97 e ’99 siamo stati vice campioni d’Europa, abbiamo bucato le finali con i nati nel ’98 e ci siamo poi qualificati sia con i classe 2000 che con i 2003″.

“I 2001 e i 2002 hanno visto cancellate a causa del Covid le due edizioni dell’Europeo a cui avrebbero dovuto partecipare. Questo da’ un senso di continuità. Questa deve essere il primo obiettivo sia per una federazione che per un club. Sicuramente si può migliorare, ma solo attraverso un miglioramento di tutto il sistema calcistico italiano. I talenti nascono sempre. Questo va accompagnato alla pratica altrimenti è sprecato. Bisogna ragionare sulla quantità e sulla qualità degli allenamenti, aumentare le ore, i giorni e i mesi di lavoro. Nei settori giovanili c’è poi la tendenza eccessiva al lavoro tattico. Andrebbe stimolato di più il lavoro individuale, riportando il giocatore al centro del progetto”.

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