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L’Italia dei giovani e del coraggio torna a sorridere dopo praticamente un anno. Con l’Ungheria a Cesena arriva un 2-1 firmato da Barella e Pellegrini, due tra i migliori centrocampisti di questo campionato appena terminato, e la Nazionale di Mancini balza in testa al girone di Nations League. Con umiltĂ , giocate di classe e la voglia di sacrificarsi, oltre che un po’ di entusiasmo che sembrava perduto, al Manuzzi potrebbe essere scoccata la scintilla giusta per ridare linfa a questo ciclo che per tre anni era sembrato un meraviglioso idillio.
Il pareggio contro la Germania aveva fatto ben sperare, ma veniva dopo il ko con l’Argentina – pesante nel gioco e nel risultato – nella Finalissima, che aveva fatto seguito alla clamorosa esclusione dal Mondiale di marzo per mano della Macedonia del Nord. E nel mentre, l’inutile vittoria contro la Turchia nell’amichevole tra le deluse non aveva fatto altro che aggiungere rabbia ad altra rabbia. Che i tempi della grande vittoria dell’Europeo fossero finiti come d’incanto, questo era ormai decisamente chiaro, perchĂ© si è trattato di una cavalcata irripetibile in un momento molto negativo nell’ambito del nostro movimento calcistico. E allora, toccava rimboccarsi le maniche fin da subito, all’indomani della sbornia di Londra. Così non è stato e l’autunno ha posto le basi per un disastro annunciato a marzo.
Ora si riparte, e si riparte dai giovani. Con coraggio, senza rinunciare ai punti fermi ma tentando di allargare il gruppo. Ed è per questo che Gnonto gioca di nuovo, stavolta dal 1′, e lancia altri bei segnali. E con lui anche Bastoni al centro della difesa, Pellegrini che troppo a lungo non aveva trovato lo spazio che avrebbe meritato, Raspadori che da attaccante centrale soffre un po’, ma che nel giro della Nazionale ci deve stare. Il primo tempo, quando a livello fisico la squadra di Mancini ha retto, è stato di ottimo livello, un po’ meno la ripresa in cui Donnarumma ha subito gol e il risultato è stato in bilico a lungo. Ma alla fine, contava vincere, e i tre punti sono arrivati. L’ottima prestazione con la Germania era un ottimo indizio, questa vittoria coi magiari non fa una prova: per quelle, ci sono Inghilterra e ancora i tedeschi nei prossimi giorni.
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