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“Abbiamo sempre rispettato tutti i requisiti e i controlli. Eravamo estremamente disciplinati ma prima della partita con l’Ucraina, si discuteva se giocare o meno per i tanti casi di calciatori contagiati nella nazionale avversaria. I nostri giocatori non erano sicuri di voler giocare, ma hanno detto di sì, dal momento che noi eravamo tutti negativi”. Inizia così il racconto da parte del ct della Germania, Joachim Low, legato a un retroscena che riguarda l’ormai famoso 6-0 inflitto dalla Spagna ai tedeschi in Nations League alcuni mesi fa: “Prima di volare a Siviglia, i giocatori mi hanno detto: Mister, la Spagna è una zona ad alto rischio, non vogliamo andare – spiega Low che dunque attribuisce la colpa del ko alla paura del contagio tra i suoi nazionali – Ho una ragazza incinta a casa, mia madre e mio padre appartengono a gruppi a rischio abbiamo paura e non vogliamo scendere in campo. Ovviamente l’ho capito. Raramente ho visto giocatori così insicuri. È durato fino al fischio d’apertura di Siviglia, poi sapete come è andata a finire la partita…”.
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