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Germania agli Europei: storia, risultati e piazzamenti

Esultanza Germania
Esultanza Germania - Foto LiveMedia/Phil Duncan/DPPI

Oggi venerdì 14 giugno, ci sarà il via all’edizione 2024 degli Europei di calcio in Germania e la nazionale di Nagelsmann debutterà da padrona di casa all’Allianz Arena questa sera contro la Scozia. La Nazionale tedesca ha un’enorme tradizione calcistica, anche se, ultimamente, sono state tante le batoste e le delusioni. In questo articolo ripercorriamo la storia e i piazzamenti della Germania in ogni edizione della maggiore manifestazione continentale.

Il Campionato europeo di calcio UEFA nasce ufficialmente nel 1960 da un’idea del dirigente sportivo francese Henri Delaunay con l’intento di determinare la nazione più forte del continente attraverso a una competizione che ricalca la scia dei Mondiali. Le prime edizioni avevano un numero ristretto di partecipanti mentre ad oggi la competizione si è allargata per permettere a più nazioni di contendersi l’alloro: partendo dalle quattro squadre fino al 1976 e passando le sedici del 1996 (in vigore fino al 2012), si arriva alla formula del 2016 (e attuale) che vede ai nastri di partenza ben ventiquattro nazionali.

La Germania esordì ufficialmente nell’edizione del 1972, saltando di fatto le prime tre edizioni (1960, 1964 e 1968), qualificandosi con la sola Germania Ovest alle fasi finali. Il torneo infatti prevedeva 8 gironi all’italiana dove poi la prima classificata avrebbe ottenuto la possibilità di accedere alle fasi ad eliminazione diretta. L’esordiente Germania Ovest vinse al debutto contro ogni pronostico battendo l’URSS grazie alla propria stella Gerd Muller. Nell’edizione successiva, giocata in Jugoslavia, precisamente a Zagabria e Belgrado, e vide anche qui la qualificazione della sola Germania Ovest, ben più blasonata della parte Est. La difesa del titolo sfumò però in finale contro la Cecoslovacchia ai rigori, determinando quindi il secondo posto. La Germania torna però a vincere quattro anni più tardi nell’edizione italiana del 1980: la selezione dell’Ovest batté in finale all’Olimpico di Roma il Belgio per 2-1, aggiudicandosi il secondo titolo.

Nell’edizione 1984, disputata in Francia, si ha la prima vera e propria delusione per la Mannschaft: in un girone decisamente agevole con Spagna, Portogallo e Romania, la nazionale tedesca dell’attaccante Rudi Voller gettò la qualificazione al primo turno delle fasi finali, pareggiando 0-0 con i portoghesi e perdendo poi la partita decisiva con la Spagna per 1-0 al 90′. La successiva edizione, quella del 1988, si disputa in casa della Germania Ovest, un’edizione gigantesca per quell’epoca, che includeva ben otto città in giro per il paese. Rispetto alla rassegna francese ci fu un miglioramento, con il passaggio del girone assieme all’Italia a discapito di Spagna e Danimarca, ma il sogno tedesco si concluse nelle semifinali a causa dell’Olanda schiacciasassi degli olandesi del Milan e dell’attuale ct Orange, Ronald Koeman. Ci fu poi il disastro dell’edizione 1992 in Svezia, dove la più blasonata Germania, in un’edizione decisamente piena di colpi di scena, perse in finale con la Danimarca, la quale fu ripescata all’ultimo e nemmeno avrebbe dovuto partecipare al torneo.

Dall’edizione 96′, poi, si passa alla formula a 16 squadre e il paese ospitante è l’Inghilterra. La Germania ora unificata, dopo la cocente delusione dell’edizione 1992, si redime vincendo la rassegna inglese, battendo la neonata nazione Repubblica Ceca, figlia della scissione della Cecoslovacchia. Da quel momento in poi la Germania non vedrà più il titolo europeo: ad Euro 2000 ed Euro 2004 i tedeschi uscirono al primo turno e bisogna aspettare l’edizione del 2008 per rivedere risultati degni di nota. Nell’edizione svolta in Austria e Svizzera, la nazionale tedesca arriva ad un passo dal titolo, piegata dalla Spagna, che sarà dominatrice del calcio mondiale per i quattro anni a venire. Nelle edizioni 2012 e 2016 del tandem Polonia-Ucraina e Francia, la Germania si arrende in semifinale per mano di Italia e dei Blues padroni di casa. L’edizione 2020, la prima (e forse ultima) itinerante della storia, è poco fortunata per i tedeschi, dopo il rinvio a causa della pandemia del Covid-19, la Germania viene sorteggiata in un girone di ferro, comprendente la Francia vicecampionessa, i campioni uscenti del Portogallo e la sorpresa Ungheria. La Mannschaft passa a fatica con il secondo posto e crolla agli ottavi per mano dell’Inghilterra futura finalista.

La nazionale tedesca dunque conta tre vittorie del torneo (1972,1980 e 1996), tre secondi posti (1976, 1992, 2008) e tre eliminazioni nelle semifinali (1988, 2012 e 2016), che la rendono a livello europeo la nazionale più blasonata, a discapito della Spagna, che seppur a pari numero di titoli, vanta un minor numero di secondi posti.

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