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“Se ho pensato alle dimissioni dopo l’esclusione dal Mondiale? Ho un carattere abbastanza coerente, credo piuttosto forte. Non mi sono esaltato quando abbiamo vinto e non mi sono depresso dopo una sconfitta. Se dovessimo valutare e pensare che l’attività politica di una governance federale debba essere legata ad un risultato sportivo, ad una vittoria o ad un gol dato o non dato, commetteremmo un errore di una superficialità incredibile. Quindi da queste esperienze bisogna raccogliere tutte le energie possibili per far sì che ci sia una reazione forte”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina, protagonista del format di Dazn condotto da Giorgia Rossi ‘Professione Presidente’. E aggiunge: “Non ho il compito di mettere giù una squadra competitiva, nelle mie prerogative devo mettere insieme una squadra che possa far conoscere la multidimensionalità del mondo del calcio e dello sport. Che possa passare un messaggio di indifferenza di un risultato negativo, assolutamente no. Sto male quando la nazionale perde, ho vissuto male l’eliminazione dal Mondiale. Ma prendo atto, con lucidità e una logica votata al pragmatismo, che sono delle situazioni che si possono verificare, pur capendo che bisogna fare qualcosa di più”.
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