Nazionali

Francia e Mbappé assenti ingiustificati, Deschamps stecca di nuovo agli Europei

Portogallo-Francia
Kylian Mbappé, Francia - Foto Revierfoto/IPA

Un solo gol su azione, tante stelle ma poche idee. Si conclude alle semifinali un opaco Europeo della Francia, in cui da salvare c’è solamente un buon piazzamento. Eppure, con la lunghissima rosa a disposizione del ct Deschamps, tra titolari, panchinari e calciatori lasciati a casa, non arrivare in fondo può rappresentare una sconfitta. Nonostante l’abbondanza di talento, giocatori di qualità che militano e vincono in top club, sotto la guida dell’ex calciatore della Juventus – al comando dal 2012 – è arrivato solamente un secondo posto nella rassegna continentale: quello del 2016 contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo, un’altra occasione mancata con i favori del pronostico dalla propria parte.

La campagna tedesca doveva essere quella del riscatto dopo la dolorosa finale dei Mondiali persa ai rigori contro l’Argentina, invece si è trasformata nell’ennesima conferma di un potenziale ampiamente incompiuto. Una fase a gironi superata con una sola vittoria (grazie a un autogol) e due pareggi, un ottavo risolto solamente nel finale con un’altra autorete, un quarto superato ai rigori dopo un noioso 0-0. Il primo gol su azione è arrivato in semifinale e paradossalmente si è rivelato inutile. Sì, perché la zuccata di Kolo Muani ha solo illuso i Blues, poi surclassati per i restanti 80 minuti dalla Spagna. Yamal e Olmo impiegano 4 minuti per ribaltare lo score, i ragazzi di De La Fuente dispongono del ritmo di gioco a loro piacimento e chiudono tra gli “olè” del proprio pubblico sul classico possesso palla. Mbappé, Griezmann, Dembelé, Camavinga e tanti altri a far da sparring in un torello con poche occasioni di toccare la sfera. Non ci sono abituati, di solito sono loro a far la differenza con il pallone tra i piedi. Ma in queste settimane in Germania si è visto ben poco, anche da chi ci si aspettava qualche guizzo isolato. Su tutti, il grande assente di questo Euro 2024 tra i protagonisti è Kylian Mbappé: il nuovo asso del Real Madrid, probabilmente anche condizionato dalla rottura del naso all’esordio contro l’Austria, fa fatica con e senza maschera. Contro la Spagna, infatti, l’ex Psg scende in campo senza maschera ma la prestazione non migliora. Anzi. Eccezion fatta per il cross che porta al vantaggio, tanta imprecisione in manovra e sotto porta: all’85’ ha la chance di fare 2-2 ma calcia altissimo, non da lui.

In casa Francia è dunque tempo di bilanci. Deschamps è legato da un contratto con scadenza al 2026 e, a meno di sorprese, toccherà ancora a lui guidare la selezione ai prossimi Mondiali. Ed è lecito attendersi molto di più dal punto di vista della proposta di gioco.

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