Andrea Mancini, figlio di Roberto, ha parlato ai microfoni de Il Mattino soffermandosi in particolare sul nuovo ciclo intrapreso da suo padre con la Nazionale azzurra. Questo il suo commento: “Papà è lo stesso che è arrivato sulla panchina azzurra nel 2018. Ha detto che avrebbe vinto l’Europeo. Poi ha detto che avrebbe vinto il Mondiale, ma ci sono stati degli episodi che glielo hanno impedito. Se sbagli due rigori in due partite decisive vuol dire che il destino si è allineato in un certo modo. Non ha mai perso la voglia e il credo di andare. D’altra parte lo ha dimostrato anche in passato all’Inter e allo Zenit. Quando non crede più in un progetto è il primo a farsi da parte. Invece crede fortemente in questo nuovo ciclo. Secondo me ci vorrà solo un pizzico di pazienza per raccogliere i risultati, ma è normale che sia così. Per ora conta più di tutto cercare di creare un nuovo gruppo che possa arrivare all’Europeo 2024 e al Mondiale 2026. Lo spirito è mancato un po’ solo contro l’Argentina. Ma quando hai avversari come Messi, Lautaro e Di Maria fanno fatica un po’ tutti”.
Figlio Mancini: “Nazionale? Quando papà non crede a qualcosa è il primo a farsi da parte”
Roberto Mancini - Foto LiveMedia/Lisa Guglielmi