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“De la Fuente dice che siamo antisportivi? Non conosco i suoi motivi, credo sia fuori strada. Passione e aggressivita’ sono dei valori che chiedo alla mia squadra e non ho visto interventi violenti nei confronti degli spagnoli. Anzi, ho visto gli avversari accentuare alcune situazioni“. Questa la risposta del ct dell’Italia Under 21 Paolo Nicolato al collega spagnolo Luis de la Fuente che dopo lo 0-0 nel match degli Europei di categoria aveva tacciato gli azzurrini di “antisportività ”. Nicolato punge il rivale: “Da quattro anni la sua squadra segna gol a tutti e contro di noi ha calciato in porta solo in superiorita’ numerica. Forse ci e’ rimasto male per questo motivo“, ha aggiunto in conferenza stampa. Ancora Nicolato: “Le espulsioni di Tonali e Rovella sono state giuste e non le possiamo giustificare. Ma non siamo mai stati cattivi e questa situazione inizia a pesare in termini di giudizio arbitrale“.
L’allenatore dell’Under 21 ha parlato poi della partita in programma domani contro la Slovenia. “Dobbiamo trovare soluzioni utili anche nel corso della partita perché abbiamo pochi calciatori di movimento in panchina. Non voglio sapere il risultato dell’altra partita, dobbiamo pensare solamente alla nostra sfida. Tutto il resto può solo disturbarci e alla fine tireremo le somme“. La sfida di Maribor sarà decisiva ai fini della qualificazione ai quarti di finale degli Europei di categoria: “Sarà una partita difficile – avverte in conferenza stampa – Sanno di essere in casa e di essere molto seguiti dai media locali. Per la Slovenia e’ una situazione irripetibile, e’ una squadra che difficilmente subisce gol e che ha uno spirito patriottico con calciatori di gran temperamento“. Dopo le quattro espulsioni nelle prime due partite, Nicolato è convinto dell’esigenza di “trasformare le assenze in un motivo di unita’ del gruppo e di forza“. E sul metro arbitrale: “Non va bene né il ‘troppo’ e né il ‘troppo poco’. Questa competizione non deve essere usata come progetto pilota, il contatto fisico fa parte del nostro sport e devono essere punite le situazioni antisportive e violente. Ma bisogna anche dare un peso a ciascun episodio, un tocco con la mano non puo’ essere trattato come una gomitata“.
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