Il Ct della Nazionale U19, Bernardo Corradi, alla vigilia della sfida con l’Ucraina, ultimo impegno della fase a gironi dell’Europeo di categoria, parla del gruppo che si è creato e delle loro responsabilità: “La casa che stiamo costruendo sta venendo su bene. Diciamo che è una multiproprietà, perché i proprietari sono i ragazzi, anche quelli che hanno partecipato alla costruzione di questo gruppo negli stage passati. I ragazzi hanno un senso di responsabilità molto elevato e hanno bisogno di pochi richiami”.
L’Italia è già qualificata alla semifinale e affronterà il 25 la seconda del Gruppo B, in cui la Francia è prima a 6 punti davanti a Spagna (4), Turchia (1) e Danimarca (0): “Nella partita con l’Ucraina mi aspetto un atteggiamento da squadra vincente. Significa che chi avrà la possibilità di giocare di più verrà supportato in tutto e per tutto, nella preparazione, nel consiglio, nell’incitamento dalla panchina. Quando si dice che si vince in 20 non è una banalità”, dice sul prossimo impegno Corradi.
“Faremo dei cambi, sì, perché l’idea è quella di mettere benzina nelle gambe a tutti. Questo ci permetterà nella preparazione, nello studio e nella strategia di avvicinamento alla semifinale, di arrivare con tutti gli elementi al 100% della condizione. I cambi li faccio non perché do meno importanza alla partita, perché noi vogliamo provare a vincerle tutte da qui fino alla fine, ma perché questo può permetterci di arrivare al meglio possibile. Avremo un giorno di riposo in più rispetto all’altra semifinalista e l’obiettivo è arrivare tutti e 20 al massimo”, prosegue il Ct.
“L’Ucraina è un avversario con buone individualità, che ha ancora la possibilità almeno di andarsi a giocare lo spareggio per il Mondiale. È una squadra che darà tutto: li conosciamo, li abbiamo studiati, ma come dico sempre ai ragazzi, studiare va bene, ma se riusciamo a mettere in campo le nostre qualità e le nostre caratteristiche potremo fare un’altra grande partita, arrivando alla semifinale carichi, motivati e concentrati”, conclude Corradi.