In occasione del workshop organizzato dalla Uefa con le 24 nazionali finaliste sono intervenuti 20 Commissari tecnici su 24, che si sono confrontati sulla questione del numero dei calciatori in rosa, in particolare sul possibile allargamento da 23 a 26, come era accaduto a Euro2020 in epoca Covid. Il CT azzurro Luciano Spalletti, presente all’incontro, si è reso favorevole all’opportunità , trattandosi di una competizione che si giocherà alla fine della stagione, con l’obiettivo di ridurre il rischio di infortuni visti i tempi ravvicinati tra una gara e l’altra, ma anche per favorire in questo modo la valorizzazione di un maggior numero di calciatori. La Uefa, preso atto della volontà dei commissari tecnici, farà una valutazione complessiva e definirà i dettagli a proposito del numero di calciatori in rosa nella fase finale dell’Europeo al via il 14 giugno.
“Credo sia più giusto poterne portare 26, a patto che si dia poi la possibilità di averne 15 in panchina – le parole di Spalletti -. Da parte della Uefa è emersa la possibilità di prendersi cura dei problemi delle squadre“. Sui prossimi Europei invece: “Per quello che riguarda il nostro gruppo, manca ancora un po’ di tempo ma il lavoro sviluppato è già fatto, non avremo a disposizione altre finestre. In quella di marzo abbiamo lasciato a casa qualche giovane perché gli Under 21 erano impegnati nelle qualificazioni: il blocco di 15-16 delle amichevoli di marzo sarà in rosa per l’Europeo, ma avremo modo di valutare in quest’ultima fase della stagione chi farà vedere qualità “. Un’Italia che in Germania difenderà il titolo: “Dobbiamo fare ancora uno step ulteriore. Dentro la competizione effettiva, però, l’Italia sa sempre dare quel qualcosa in più. Avere la storia a favore è un trampolino per i calciatori, ma dobbiamo riuscire a fare meglio per essere competitivi. Anche se non siamo al top e al livello delle migliori come Spagna, Francia, Germania e Inghilterra, vogliamo lavorare per arrivarci. Il sogno di tutti è rivivere una situazione del genere, ma dobbiamo essere i migliori e non è semplice“.