L’autore del gol qualificazione dell’Italia, Mattia Zaccagni, è stato intervistato a Vivo Azzurro TV, la piattaforma OTT della Figc disponibile su App Store, Google Play e al sito VivoAzzurroTv.it, durante CasaAzzurriLive Germania, la striscia quotidiana in onda da Iserlohn: “Il numero di messaggi ricevuti non lo so, ancora devo rispondere a molti. Tra questi ne scelgo uno: quello di mia moglie con il video che ha poi postato, in cui mio si sente mio figlio dire ‘Ba Ba Ba’ (sta imparando a dire ‘papà’, ndr). Ma me ne sono arrivati da amici, vecchi compagni, vecchi allenatori“, dichiara emozionato l’esterno della Lazio.
I messaggi sono arrivati anche da chi, a Dortmund, segnò quasi alla stessa maniera: “Con Alex Del Piero ci siamo sentiti stanotte. Era molto felice e molto contento per me, mi ha detto di continuare così. Calafiori è stato bravo a portarsi la palla avanti, poi mi ha visto con la coda dell’occhio e mi ha dato la palla perfetta per calciare. Io non ci ho pensato due volte”.
Simile a quella di Del Piero nel luglio di 18 anni fa, anche l’esultanza: “Volevo avvicinarmi il più possibile alla panchina, sono arrivato alla bandierina e sono stato sommerso da tutti. Spalletti è venuto subito da me, mi ha baciato e abbracciato: era troppo importante passare il turno come secondi del girone, è stata una serata bella per tutti, che mi porterò per sempre nel cuore”.
Ora la testa va al pomeriggio di sabato, quando l’Italia disputerà i suoi ottavi: “La forza del gruppo è importantissima in queste competizioni. Nei club magari è facile crearla perché c’è più tempo per stare insieme. Ma questo è un gruppo bellissimo, stiamo bene e il mister è stato bravo in tutto questo. Tornare a Berlino sarà un’emozione forte per tutti noi. Avevo 11 anni e mi ricordo che dopo la partita fu bellissimo andare a festeggiare con i tifosi”.
Tornata nel ritiro di Iserlohn, verso le 4 del mattino, la Nazionale ha trovato davanti all’ingresso dell’hotel una decina di tifosi, tanti considerato l’orario: “Ci stanno dando una grande carica e la forza per continuare a sognare”. Gli stessi tifosi, cresciuti come lui, che ieri sera ha fatto saltare dalla sedia con quel tiro a giro che da Del Piero, a Insigne e ora a Zaccagni continua a essere parte del dna Azzurro.