La Svizzera si è presentata nel migliore dei modi a Euro 2024, battendo l’Ungheria per 3-1 all’esordio nel girone A. Dopo il roboante successo della Germania al termine della gara inaugurale con la Scozia, terminata 5-1, la Nazionale guidata da Murat Yakin ha dimostrato di che pasta sia fatta a discapito dei magiari, riuscendo a imporre la sua superiore esperienza in questi contesti. Aebischer migliore in campo per distacco, un assist e un gol a incidere prepotentemente nel corso del primo tempo; il tuttofare del Bologna di Thiago Mostra ha mostrato una notevole sapienza tattica e un concreto apporto tecnico alla sua selezione. Reazione d’orgoglio dei magiari nel secondo tempo, con più volontà che organizzazione, e rete di Varga ad accorciare le distanze con quasi mezz’ora da giocare. Niente da fare per l’Ungheria, però: Svizzera attenta e brava a gestire il minimo vantaggio, così come a conquistare tre preziosi punti certificati dal colpo del ko del subentrato Embolo. Il prossimo appuntamento degli elvetici sarà contro la Scozia, delicatissimo, mentre già trattasi probabilmente dell’ultima chiamata per gli ungheresi, impegnati con la Germania primatista.
IL RESOCONTO DI UNGHERIA-SVIZZERA
La Svizzera ha aperto le marcature con Duah al 12′, grazie a un’azione manovrata e illuminata da Aebischer: filtrante splendido del centrocampista del Bologna a trovare l’attaccante del Ludogorets sul filo del fuorigioco, letale a tu per tu con l’incolpevole Gulácsi per l’1-0. Elvetici pericolosi anche 7′ più tardi con Vargas, furbo nel rubar palla a Szalai al limite dell’area, ma non freddo quanto basta per superare l’ottimo estremo difensore magiaro in uscita: brividi e confusione per l’Ungheria. I magari non sono mai riusciti ad avvicinarsi pericolosamente a Sommer, tentando la fortuna soltanto con cross velleitari su calcio piazzato. Raddoppio della Svizzera, dopo un lungo forcing, al 45′: protagonista nuovamente Aebischer, questa volta nei panni del marcatore, grazie a un destro a giro dai 20 metri risultato imprendibile per Gulácsi, su gentile assistenza di Freuler, 2-0. Ungheria annichilita all’intervallo, con un dominio tattico e tecnico della Svizzera evidente. Seconda frazione iniziata con lo stesso spartito della precedente: Ndoye imprendibile sulla destra, Duah vicino al gol in due occasioni e Ungheria in bambola. Una conclusione di Szoboszlai, al 51′, ha dato la carica giusta all’Ungheria, da quel momento propositiva e consapevole di poter riaprire l’incontro con un episodio. Varga ha mostrato il suo fiuto del gol in tre situazioni di gioco diverse tra il 63′ e il 66′, trovando la rete in ultima istanza su assist al bacio della stella Szoboszlai: colpo di testa da pochi passi e nulla da fare per Sommer, 1-2 e partita riaperta come un fulmine a ciel sereno. Gli uomini di Rossi hanno tentato con ogni arma di recuperare definitivamente lo svantaggio, non riuscendo però a sorprendere la retroguardia elvetica, attenta nel finale. Da segnalare l’ingresso in campo di Embolo, game-changer questa volta non solo potenziale, il quale ha mostrato qualche lampo del suo dinamismo e ha messo il suo sigillo allo scadere con un tocco sotto pregevole su regalo della retroguardia magiara, 1-3. Vittoria meritata della Svizzera contro il cuore magiaro.