Le scelte sui 26 giocatori azzurri convocati per Euro 2024 sono definitive, o quasi. Il primo degli esclusi, Ivan Provedel, resta infatti per qualche giorno a disposizione del Ct azzurro Luciano Spalletti, visto che Alex Meret non è al meglio per un muscolo affaticato. Quella del portiere è una scelta che include tante variabili: tecniche, sicuramente, ma anche legate al peso nel gruppo. E se Donnarumma a 25 anni è il veterano e Vicario è intoccabile, Spalletti potrebbe aver tenuto in considerazione lo status di ‘uomo spogliatoio’ dell’estremo difensore del Napoli che pur essendo più giovane (27 anni il primo, 30 il secondo) di Provedel e pur avendo meno presenze dal 1′ (3 contro 5) conosce da più tempo la nazionale (la prima chiamata nel 2019). Nel ruolo di terzo portiere (che sulla carta dovrebbe chiudere l’Europeo a zero presenze) ha vinto l’Europeo e ha già vissuto un’avventura indimenticabile con Chiesa e compagni. Coraggiose anche le altre due scelte. Tra i tagliati ci sono infatti Samuele Ricci e Riccardo Orsolini, entrambi reduci da una buonissima stagione con Torino e Bologna. Al loro posto Nicolò Fagioli e Stephan El Shaarawy. Lo juventino è tornato a giocare qualche settimana fa proprio nella Bologna di Orsolini dopo il lungo stop per il caso scommesse ed è lui a vincere il ballottaggio con il granata per il ruolo di vice Jorginho, pur sapendo che in quella posizione c’è anche Cristante che da regista può garantire più impatto fisico. A Fagioli manca quella caratteristica, ma sa giocare anche da mezzala. Spalletti lo stima e non ha avuto esitazioni. La scelta di Stephan El Shaarawy è invece legata alla duttilità tattica dell’attaccante della Roma. L’Italia può giocare sia col 4-3-3 che con il 3-4-2-1. Nel secondo caso l’italoegiziano può interpretare il ruolo di quinto di sinistra come vice Dimarco, mentre Orsolini può offrire meno soluzioni tattiche. D’altronde fu proprio Spalletti nella sua seconda esperienza romanista ad impiegare El Shaarawy a tutta fascia. L’esclusione dell’attaccante del Bologna però riapre un tema caldo a Coverciano. Contro la Turchia gli azzurri hanno manifestato una scarsa confidenza col gol e nel gruppo di pre-convocati solo due giocatori hanno fatto registrare la doppia cifra di reti in campionato: Scamacca (12) e Orsolini (10). Il secondo ora resta a casa. Segno che Spalletti si fida dei suoi a prescindere dai numeri, ma ora servono risposte concrete per non rimanere a secco nell’appuntamento più atteso.Â