Pareggio folle tra Croazia e Albania nel match del secondo turno del Girone B, dove sono presenti anche Spagna e Italia. In una partita piena di colpi di scena, ad uscirne avvantaggiate sono proprio le selezioni di Spalletti e De la Fuente che giovano del migliore risultato possibile in ottica qualificazione. L’Albania nel primo tempo gioca nettamente meglio della Croazia e trova il vantaggio con Laci ma nel secondo tempo è dominio croato, con la nazionale di Dalic che ribalta il match in soli due minuti. A salvare il ct Sylvinho ci pensa il centrocampista Gjasula che sigla il pari del 2-2 nel recupero.
IL RACCONTO DEL MATCH
Il match parte subito forte, complice anche l’enorme entusiasmo sugli spalti. L’Albania spinge nei primi minuti e costringe la Croazia del Ct Dalic a chiudersi e dover puntare sui contropiedi per fare male. Dopo circa dieci minuti però inizia il momento horror per i croati: passaggi imprecisi, errori nei contrasti e una difesa decisamente poco attenta permettono il vantaggio albanese. Modric all’11’ perde una palla sanguinosa (non da lui), Asani raccoglie e tenta il sinistro: un tiro-cross velenoso che diventa perfetto per l’inserimento di Laci che insacca di testa. Al 15′ ancora l’Albania di Sylvinho con Bajrami che fa tutto da solo e per poco non insacca sul primo palo della porta difesa da Livakovic. La reazione croata è timida, tanti tentativi poca la pericolosità , con Brozovic che non inquadra la porta in due occasioni. Al 31′ grossa occasione per l’Albania: altra palla persa dalla Croazia, ne approfitta Asllani che piazza a tu per tu con Livakovic. Miracoloso l’intervento del portiere croato. Nel recupero brivido finale per entrambe le formazioni: prima Manaj colpisce di testa in tuffo su cross di Asani e impegna Livakovic, sul ribaltamento di fronte Kramaric schiaccia di testa e Strakosha compie una grandissima parata, resa vana però dal fallo in attacco compiuto dalla seconda punta dell’Hoffenheim.
A inizio ripresa Dalic cambia due uomini: escono Brozovic e Majer, nettamente insufficienti, ed entrano Mario Pasalic e Sucic. L’impatto è buono e la Croazia schiaccia la nazionale albanese nella propria metà campo. Lo stesso Sucic al 50′ impegna Strakosha con una gran botta da fuori e sono tanti i tentativi di testa di Pasalic e Petkovic. Al 69′ poi, dopo il lungo forcing croato, due cambi segnano indelebilmente la partita: nella Croazia entra Budimir al posto di Petkovic e nell’Albania esce l’autore del gol Laci per Gjasula. Budimir è fondamentale in attacco, difende ogni pallone e inventa a ridosso dell’area. Al 74′ è lui infatti a servire la sponda perfetta per il pareggio di Kramaric, che ha beffato Strakosha calciando sotto le gambe di Hysaj. Sempre Budimir serve Pasalic due minuti più tardi: l’atalantino però pasticcia e non trova il tocco decisivo. E ancora una volta Budimir decisivo al 77′ con un cross teso in mezzo che trova il flipper decisivo che vale il 2-1 croato con autogol di Gjasula. La Croazia va poi vicina al 3-1 con Modric al minuto 88, ma è nel recupero che torna protagonista, stavolta in positivo, il cambio di Sylvinho: Mitaj mette in mezzo, Gvardiol devia ma Gjasula piazza e fa sognare l’Albania. Finale pazzo ad Amburgo, schemi saltati e brividi da entrambe le parti ma la partita si chiude con il pareggio per 2-2.