Merih Demiral ha ricevuto due giornate di squalifica in seguito al “saluto dei lupi grigi” – associato a un gruppo nazionalista di estrema destra . in occasione dell’esultanza dopo il secondo gol contro l’Austria. A stabilirlo è stato l’organo di appello della UEFA, che ha punito il difensore della Turchia “per non aver rispettato i principi generali di condotta, per aver violato le regole fondamentali di condotta decorosa, per aver utilizzato eventi sportivi per manifestazioni di natura non sportiva e per aver gettato discredito sullo sport del calcio“. Demiral salterà dunque il quarto contro l’Olanda e anche l’eventuale semifinale di Euro 2024. Tra le critiche al provvedimento, anche quella della televisione di Stato turca Trt, che ha definito “scandalosa” la decisione dell’Uefa.
In merito alla vicenda si è espresso anche il presidente turco, Recep Erdogan, parlando con i giornalisti sull’aereo con cui tornava dal vertice Sco di Shanghai: “Qualcuno ha contestato alla Germania il fatto di avere un’aquila sulle maglie da gioco? Oppure alla Francia di avere il gallo? Demiral ha reagito in maniera emotiva. Abbiamo fatto tutto il possibile, intervenendo tramite il ministero degli Esteri, le istituzioni e convocando l’ambasciatore tedesco. Vediamo cosa accadrà “.
Una giornata di squalifica ma pena sospesa per un anno (vale a dire che se dovesse rifarlo nei prossimi 365 giorni dovrà effettivamente scontare un turno di stop) e multa di 30.000 euro invece per Jude Bellingham “per aver violato le regole fondamentali di condotta decorosa“. Sanzionata inoltre la Federcalcio inglese, che dovrà pagare 11.000 euro “per i disordini provocati dalla folla” e “per l’accensione di fuochi d’artificio“.
Poche ore dopo la notizia, la Federcalcio turca comunica che presenterà ricorso contro la sospensione di Demiral presso il Tribunale arbitrale dello sport. A riferirlo è TRT, che sottolinea come il Tribunale potrebbe pronunciarsi entro venerdì sera, in vista dei quarti di finale che vedranno impegnata la squadra turca contro l’Olanda. Il ministro dello Sport turco Osman Askin Bak ha commentato su ‘X’: “Condanniamo la decisione ingiusta e parziale della Uefa, che riteniamo non abbia base legale ed è interamente politica. Continueremo a far valere i nostri diritti attraverso mezzi legali contro questo doppio standard applicato al nostro Paese e al nostro calciatore nazionale Merih Demiral”.Â