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Euro 2024, Deschamps: “Canada avversario diverso. Non dobbiamo correre rischi”

Didier Deschamps
Didier Deschamps, Francia - Foto LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI

Il tecnico francese Didier Deschamps è andato in conferenza stampa alla vigilia della seconda partita di preparazione contro il Canada di domenica, prova finale prima degli Europei, parlando dell’intenzione di far ruotare molto la sua squadra nel corso della partita: “È un avversario diverso, che ha una risposta molto più atletica. Questa è la seconda ed ultima prova, distribuirò i tempi con le modifiche che ho, senza correre rischi per alcuni in vista del nostro obiettivo. La gestione del tempo di gioco viene effettuata in base agli elementi e alla situazione di alcuni giocatori”.

Deschamps si è poi concentrato sugli infortunati e sulle loro condizioni in vista della rassegna tedesca: “Rabiot sta meglio, molto meglio, anche se oggi non sarà presente alla seduta collettiva, così come Tchouaméni. Probabilmente non lo utilizzerò domani per non correre rischi, dovrebbe riprendere normalmente la prossima settimana. Maignan sta bene, ha attraversato diverse fasi. Per lui è importante giocare la prima partita, orientarsi. Aurélien è arrivato con l’infortunio, lo sapevamo. Dayot (Upamecano), era al termine del primo periodo che ha giocato contro il Lussemburgo, e non ci sarà alcun rischio. Adrien, è stato durante una seduta, sono problemi a breve termine da gestire per non correre rischi, come Ousmane che mercoledì non era disponibile perché era febbricitante, con la febbre. Avendo 25 giocatori, lascia un po’ più di margine…”.

Infine parla di un eventuale tributo ad Olivier Giroud, arrivato alla sua ultima partita con i Blues: “Dirigo un collettivo con un obiettivo comune. E’ vero che Olivier è in una situazione particolare ma io ho un obiettivo e un gruppo in cui si trova. Questo non mi impedisce di tenere conto di certe situazioni, ma io sono ad alto livello e lo sono anche i giocatori. Altrimenti ci sarà anche l’ultimo allenamento, l’ultima sera, cosa facciamo ogni volta, una festa?”, conclude sorridendo Deschamps.

 

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