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“E’ iniziato un nuovo ciclo, sono convinto che andremo agli Europei e faremo quello che dobbiamo fare. Contro l’Inghilterra mancava qualche giocatore, credo sia stata una scelta opportuna e credo ci siano motivazioni che spiegano il secondo tempo contro l’Inghilterra”. Così Andrea Abodi, ministro per lo Sport e Giovani, a “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1, in merito alla Nazionale di Spalletti. “Mancini? Le cose si possono fare quasi tutte, la differenza la fanno il tempo e i modi e sulla prima si poteva fare tutti meglio“, conclude.
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Abodi ha poi commentato anche la situazione relativa allo stadio di San Siro: “Ha un vincolo che io mi auguro possa essere superato, mi auguro si trovi un modo nuovo di mettere in relazione la storia e il futuro, stiamo rischiando di creare una dimensione conflittuale tra storia antica e quella futura. Wembley è la storia del calcio eppure è stato abbattuto per renderlo attuale e vivibile da parte del pubblico. Io sarei dell’idea che l’opportunità di fare la stessa cosa con San Siro non venga esclusa a priori”. Poi sulla situazione stadi in Italia Abodi sottolinea: “il calcio può aprire strade nuove. Nel 2026 si sceglieranno gli stadi, non abbiamo molto tempo. A Roma, Milano e Torino uno stadio ci sarà , mancheranno altri due stadi”.
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