[the_ad id=”445341″]
Oltre 400 km separano Leverkusen da Amburgo, dove nel 2006 l’Italia di Lippi eliminò l’Ucraina di Shevchenko al Mondiale in Germania. La sfida tra le due nazionali torna a disputarsi nel territorio tedesco, per i tristi motivi legati all’aggressione russa, e la posta in palio è ancora altissima per un torneo in programma in Germania. A Leverkusen, alla BayArena, gli azzurri affrontano un match determinante per la qualificazione diretta al Campionato Europeo del 2024. La vittoria sulla Macedonia ha dato all’Italia la fiducia necessaria, scaturita dal fatto che due risultati su tre sono sufficienti per assicurarsi il secondo posto dietro l’Inghilterra. Non c’è però l’intenzione di accontentarsi, come fatto sapere da ogni giocatore intervistato fin qui. L’obiettivo è la vittoria o almeno è la versione di facciata, perché ogni partita ha un copione diverso e non è escluso che alla fine, in determinante circostanze, l’Italia possa anche snaturarsi per cercare di conservare un pareggio fondamentale. Di fronte c’è un’Ucraina solida, organizzata e con individualità fortissime. Non solo i soliti Mudryk e Zinchenko, protagonisti di Premier. La stagione in corso sta incoronando anche altre stelle, come Tsygankov e Dovbyk, leader del sorprendente Girona (1° in Liga).
L’Italia però ha tutto per essere favorita. Poi sarà il campo a decidere se il valore sulla carta sarà riflesso sul risultato finale. Spalletti non cambia modulo e ritrova in difesa Di Lorenzo dopo la squalifica. Gatti, Acerbi e Dimarco completeranno la retroguardia a protezione di Donnarumma. Qualche cambio dal centrocampo in su. Frattesi prenderà il posto di Bonaventura e affiancherà Jorginho e Barella. Solo panchina quindi per Cristante, che può rappresentare un’opzione di livello a gara in corso, quando potrebbero contare più fisicità e palle lunghe delle geometrie nello stretto. Davanti Politano si candida al posto di Berardi, mentre Scamacca è favorito su Raspadori. Chi non è in discussione è invece Federico Chiesa, confermatissimo dopo l’ottima prova contro la Macedonia. Stavolta servirà qualcosa in più. Perché l’Ucraina è squadra orgogliosa e di talento. E nonostante non giochi nel suo territorio sa sfruttare il fattore casalingo anche in in Germania. Nessuna sconfitta ‘casalinga’ in questo percorso di qualificazioni per Mudryk e compagni. Fermata anche l’Inghilterra sull’1-1. Un risultato che agli azzurri basterebbe per evitare lo spettro del playoff di marzo, ma guai ad accontentarsi prima di scendere in campo. Per Luciano Spalletti è la prima ‘finale’ azzurra. Promossi o rimandati. Con uno Scudetto in più in bacheca, l’ex Napoli sa bene come gestire questi appuntamenti.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]