Paolo Nicolato
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“Sfruttare le conoscenze dei calciatori facendo qualcosa di semplice ma efficace“. Lo ha detto alla vigilia dell’esordio agli Europei di categoria, il Ct dell’Under 21 Paolo Nicolato ammettendo le preoccupazioni per “il poco tempo per preparare la partita” ma confessando di avere “fiducia nei calciatori“. Al fischio finale di Repubblica Ceca-Italia 1-1 prevalgono le preoccupazioni ma non certo la fiducia per una squadra che di fatto con l’esigenza impellente di vincere, si fa male da sola, pareggia, chiude in nove uomini e perde due titolari in vista del prossimo impegno contro la Spagna di sabato. Termina 1-1 con tanto di beffa per l’autogol di Maggiore e con la delusione per l’espulsione di un potenziale trascinatore come Tonali e per il doppio giallo di Marchizza. Vincere all’esordio era quasi un obbligo in un girone ostico con la Spagna (tre volte vincitrice nelle ultime cinque edizioni) e la Slovenia, padrona di casa. E invece gli azzurrini portano a casa un punto che ha il sapore di pesante passo falso. Bene Cutrone e soprattutto Scamacca, autore del gol dell’1-0 a modo suo: taglio perfetto, dribbling sul portiere e appoggio in rete. Un passo indietro per Maggiore, tra le sorprese della stagione col suo Spezia e oggi autore di un autogol fin troppo ingenuo per le sue qualità.
Serviva la lucidità e quella è mancata. Ne servirà a volontà, ma potrebbe non bastare, contro la Spagna di Gonzalo Villar. Il centrocampista della Roma con la maglia numero 10 è andato in gol e ha fornito la solita prestazione solida contro la Slovenia con un 3-0 senza troppe discussioni. Ma è l’undici titolare della Spagna a far paura con una serie di calciatori che giocano o hanno giocato nelle scorse stagioni in Europa. Non solo Villar ma anche Puig, Cucurella, Mingueza e Brahim Diaz. Nell’Italia gli unici calciatori ad aver collezionato presenze europee sono Frabotta e Tonali, che chissà quante giornate di squalifica riceverà dopo il rosso di stasera. Per ora tra gli azzurrini e le furie rosse sta tutta qui la differenza, in attesa dell’incrocio diretto.
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