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“Posso dire che lo sport fa bene, mentre tutte le droghe fanno male. Non si può sentire che esistano ‘droghe leggere’. Tutte fanno male. Io come sportivo, voi come persone, dobbiamo aiutare le persone che finiscono in questo tunnel. Sono persone e come tali meritano aiuto e rispetto”. Sono le parole del ct della nazionale italiana, Roberto Mancini, che ha ricevuto un riconoscimento come testimone dell’educazione per la prevenzione contro la droga durante il convegno nell’Aula dei Gruppi Parlamentari in occasione della giornata mondiale contro le droghe. Presente anche la campionessa dello short track e oro olimpico a Pechino 2022, Arianna Fontana che ha ricevuto lo stesso riconoscimento. “Sono orgogliosa di aver sentito in questo convegno che l’Italia sia in prima linea nella lotta alla droga. Per me lo sport è quello strumento che può fare la differenza in tante situazioni – ha detto l’olimpionica azzurra – Lo sport insegna ad accettare regole e sconfitte, giuste o ingiuste che siano. Ti insegna il rispetto per gli avversari e per gli allenatori. Tutto questo mi ha fatto diventare la donna che sono oggi. Ho sentito dai ministri presenti che ci sono tanti progetti in ballo, sono certa faranno la differenza per il futuro della nostra Italia”.
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