La prima giornata di questa Coppa d’Africa è terminata e, anche se siamo ancora agli albori della competizione, è possibile già trarre le prime considerazioni.
Sorprese
Cominciamo dalle note liete, da ciò che ha stupito in positivo.
- Khama Billiat: trequartista dello Zimbabwe tutta tecnica e velocità, ha fatto letteralmente ammattire la difesa dell’Algeria. Classe 1990, baricentro basso, grande rapidità e ottimo piede. Ha stupito tutti gli addetti ai lavori per le sue qualità; milita nel Mamelodi Sundowns, squadra sudafricana che si è recentemente laureata campione d’Africa. Ora è sul taccuino di moltissimi direttori sportivi; che possa essere il nuovo craque del prossimo mercato?
- Il Togo: la formazione di Claude Le Roy sembrava avere poche chance di passare il girone, invece si è dimostrata una delle squadre più organizzate tatticamente dell’intera rassegna e il merito è tutto dell’eccentrico commissario tecnico francese. Inoltre, la buona condizione fisica di Emmanuel Adebayor fa ben sperare per il prosieguo della competizione. Può essere la rivelazione del torneo.
- L’Uganda: tutti la immaginavano come vittima sacrificale del gruppo D, dove si pensava che solo Ghana, Egitto e Mali dovessero giocarsela fino alla fine; invece, la squadra centroafricana ha ben figurato all’esordio contro il fortissimo Ghana e solo la fortuna e un rigore dubbio a sfavore gli hanno impedito di andare a punti all’esordio. Può dire la sua, anche nel girone più duro della Coppa d’Africa.
Conferme
Tante sono state le sorprese in questa prima giornata, ma anche alcune certezze sono state ribadite.
- Pierre Emerick Aubameyang: doveva caricarsi il Gabon sulle spalle e così è stato. Subito in gol all’esordio, in un girone equilibratissimo il suo talento può fare la differenza.
- Riyad Mahrez: anche per il pallone d’oro africano l’esordio è stato all’altezza delle attese; subito doppietta all’esordio, con il primo gol che è un autentico gioiello. Sicuramente una delle stelle più luminose di questo primo turno.
- Mali: era pronosticato come uotsider del gruppo D e tale si è confermato, facendo la partita contro l’Egitto di Salah e Cuper. Come al solito, il Mali c’è.
Delusioni
Passiamo, ora, alle note dolenti, chi ha disilluso le aspettative.
- Costa d’Avorio: campione uscente, era data come una delle favorite anche quest’anno; invece ha deluso all’esordio, palesando evidenti limiti tattici, figli anche di un gruppo eccessivamente stravolto, rispetto alla scorsa edizione della rassegna continentale.
- Mohamed Salah: è una delle stelle di questa manifestazione e il suo talento avrebbe dovuto accendere la luce nel suo Egitto; così non è stato. È apparso spento e apatico, all’esordio col Mali, tanto che Cuper è stato costretto a sostituirlo al 70’. Avrà sicuramente modo di rifarsi.