
Francois Letexier - Foto Domenico Cippitelli / IPA Sport / IPA
Un posto nelle Final Four, ma anche un cammino più abbordabile nelle qualificazioni Mondiali. C’è tanto in palio nel doppio confronto tra Italia e Germania nei quarti di finale di Nations League. Ecco perché la Uefa per il match di andata in programma giovedì sera a San Siro ha scelto uno dei migliori arbitri al mondo: François Letexier, trentasei anni, francese. Ne aveva 26 al debutto in Ligue 1. Un percorso che parte ancora da più lontano: la prima volta col fischietto risale addirittura al 2002, all’età di tredici anni. A 20, dopo un esame teorico e pratico, ottiene lo status di arbitro federale che gli consente, nel 2012, di farsi strada nel professionismo. Nello stesso anno viene designato per la finale della Coupe Gambardella (competizione under 18) tra Nizza e Saint-Etienne allo Stade de France. Nel gennaio 2016 debutta in Ligue 1 durante Montpellier-Caen, diventando il più giovane arbitro della storia del massimo campionato, togliendo il primato ad un veterano come Clement Turpin (che debuttò nel 2008).

Non un passaggio di consegne, ma la perfetta coabitazione di due degli arbitri migliori al mondo. Nel maggio 2021 la finale di Europa League viene affidata proprio al duo francese con Letexier al Var e Turpin in campo. Solo sette giorni prima Letexier aveva diretto la finale della Coppa di Francia tra Monaco e Paris Saint-Germain. Il 2021 è il primo anno magico: prende parte anche agli Europei Under 21 e soprattutto debutta in Champions League in occasione di Young Boys-Manchester United. Il punto più alto della sua carriera però arriva nel 2024, quando viene designato per la finale di Euro 2024 tra Spagna e Inghilterra. La Uefa lo promuove e Letexier riceve un altro riconoscimento: la Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio (IFFHS) lo nomina miglior arbitro del mondo, a trentacinque anni dall’incoronazione di Michel Vautrot, ultimo arbitro francese a ricevere il premio.
Letexier sa leggere bene le situazioni di gioco, ma sa anche gestire i momenti delicati. Pochi giorni fa, durante la partita tra Montpellier e Saint-Étienne allo Stade de la Mosson, ha fermato il gioco per degli incidenti sugli spalti, precedendo l’interruzione definitiva per ordine del prefetto. Non manca decisionismo nel suo stile. Ecco perché la Uefa lo ha designato per Roma-Porto dopo le polemiche per la direzione di gara di Stieler. Claudio Ranieri lo ha definito “enfant prodige” e anche il mondo arbitrale italiano sembra essere d’accordo. Letexier ha conquistato la sesta edizione del Premio Internazionale Giulio Campanati, risultando il più votato da una giuria di qualità composta da giornalisti, dirigenti sportivi, esponenti del mondo arbitrale e grandi fischietti del passato. A San Siro c’è un nuovo capitolo della carriera.