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Non solo la possibilità di approdare per la prima volta alla fase finale di Nations League. Bosnia-Italia avrà un altro valore storico, quello legato all’assenza di inviati di Rai Sport che non ha potuto consentire la trasferta a Sarajevo ai giornalisti. Tra questi anche il bordocampista per eccellenza degli azzurri, Alessandro Antinelli. “Non possiamo essere lì a causa dell’emergenza Covid – ha raccontato Antinelli ai microfoni di Giornalettismo -: non siamo potuti partire con il charter della Nazionale, perché i calciatori sono nella loro ‘bolla’. L’aspetto più complesso sarebbe stato rispettare le regole d’ingaggio al rientro: con il tampone a Sarajevo ci sarebbero voluti 15 giorni di isolamento obbligatori. Al momento, poi, è particolarmente complesso raggiungere Sarajevo in aereo. Sia chiaro: noi abbiamo provato a fare di tutto per esserci. Abbiamo anche pensato di fare il viaggio in auto. Ricordiamoci, comunque, che la Bosnia è zona rossa al momento“. Una situazione unica nel suo genere: “Soltanto il Covid poteva creare una situazione del genere. Sono convinto che Alberto Rimedio farà un lavoro eccellente. Ma pensate al ruolo del bordocampista: stare lì ti permette di captare delle cose che non riescono a essere colte nemmeno dalle telecamere“, ha aggiunto Antinelli.
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