Sul campo non sarà più quel fuoriclasse che nel 2020 segnò 5 gol in 7 partite di Champions League. Ma Josip Ilicic ha saputo rimettere i pezzi del puzzle a posto. La mente che traina il corpo, il talento che torna ad esprimersi, un calciatore fantastico che si riprende i palcoscenici che gli competono. In panchina, in occasione di Slovenia-Danimarca, gara della prima giornata di Euro 2024, c’è anche il 36enne ex Atalanta. E non era scontato, anzi due anni fa nessuno ci avrebbe creduto. La morte di Davide Astori, il Covid, la linfoadenite furono gli eventi che lo allontanarono progressivamente dal calcio giocato. “Avevo paura di addormentarmi e di non svegliarmi più”, rivelò. “Una settimana prima della trasferta a Lisbona, per giocare contro il Psg, sono andato a trovare Ilicic in una clinica: aveva perso dieci chili”, raccontò invece Gian Piero Gasperini, visibilmente commosso a Radio TV Serie A. “Ricordo la partita di Valencia, dove fece quattro gol – ha detto il tecnico dell’Atalanta -. Josip era tra i migliori giocatori in Europa, avrebbe potuto vincere il Pallone d’Oro. Nel periodo della pandemia ha cominciato ad avere sintomi: non stava bene, soffriva la lontananza dalla famiglia”. La rinascita dalla depressione partì in un momento in cui il tema era d’attualità. Simone Biles aveva dato voce a molti altri campioni sul tema della fragilità e della salute mentale. Come lei anche altri. Il pugile Luke Campbell, la tennista ex numero 1 al mondo Naomi Osaka.
Nella stagione 2021-22 Ilicic lascia l’Atalanta e torna in Slovenia. Si accasa al Maribor, ma gioca solamente undici partite nella prima stagione. Il fisico non è più quello dei tempi migliori, ma se la testa funziona tutto è possibile. “Avevo bisogno di tornare a casa. Ero stanco di stare all’estero e in Slovenia c’era un solo club per cui potevo giocare. Non è ancora finita: è solo la seconda parte della mia carriera”, ha raccontato Ilicic. Parlano i numeri: nell’ultima stagione ha realizzato 9 gol e 12 assist. Dopo 933 giorni – la sua ultima partita in nazionale risaliva al novembre 2021 – Josip è tornato a giocare nell’amichevole contro l’Armenia (2-1) e ha avuto bisogno di quattro minuti per segnare il gol della vittoria. “Lo vedo felice, si diverte”, ha detto di lui il Ct Matjaz Kek. Non sarà titolare, ma negli ultimi minuti, con il risultato in bilico, quando i ritmi si abbassano, la sua qualità può essere decisiva. Forse già oggi contro la Danimarca di Christian Eriksen. Anche la sua è una storia bella, bellissima. Diversa, ovviamente, ma ugualmente di rinascita. Sono loro due dei volti più belli di questo Europeo.