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L’altra Italia di Evani fa bella figura con l’Estonia, giovani e comprimari vogliono l’Europeo

Federico Bernardeschi
Federico Bernardeschi - Foto Nazionale Calcio - CC-BY-2.0

L’altra Italia funziona a dovere e vince l’amichevole contro una squadra non di certo insormontabile come l’Estonia. In campo ci vanno un mix di giovani e comprimari, tutti a caccia dell’ingresso tra i 23 per l’Europeo, e anche in panchina c’è il tecnico di… riserva. Alberico Evani, una vita alla guida delle selezioni giovanili e poi nei quadri tecnici della nazionale maggiore, corona il sogno di tutti gli allenatori sostituendo Roberto Mancini, ancora fermo per via del coronavirus: è dunque una partita, e una vittoria, con un 4-0 meritato, tutta per lui.

A CACCIA DELL’EUROPEO – Tanti volti ai margini delle convocazioni o in cerca della rampa di lancio per mettere in difficoltà Mancini sul campo del Franchi: in porta un Sirigu con tutta probabilità destinato a fare da terzo portiere in azzurro fino al ritiro, e poi D’Ambrosio nel ruolo di centrale anche per sopperire all’emergenza, Emerson Palmieri che vuol superare gli infortuni, Gagliardini che non è più al centro del progetto Inter e vuole trovare il sorriso in azzurro. E poi Bernardeschi che da ormai due anni è l’ombra di se stesso alla Juventus, Lasagna a secco di gol con l’Udinese in stagione, passando dai giovani che avanzano come Di Lorenzo, Bastoni (al debutto) e Tonali, tre che probabilmente hanno un futuro azzurro più che radioso. Passando per il grande ritorno di Roberto Soriano, mattatore in campionato col Bologna con quattro gol.

GRIFO, BERNA E ORSO – A sbloccare il match, però, è il “tedesco” Vincenzo Grifo, nato in Germania e in forza al Friburgo, ma figlio di uomini del sud (il padre è di Naro, in provincia di Agrigento, la madre di Lecce). Proprio con Evani alla guida Grifo aveva esordito con la maglia azzurra – era l’Italia Under 20 – e con lo stesso tecnico a guidarlo segna un grandissimo gol, il primo (ma non l’ultimo) con l’Italia per lui: serata campale, visto che può trovare anche la propria doppietta personale trasformando il rigore procurato da Gagliardini con una bella cavalcata. E’ la partita buona per mettersi in luce e Federico Bernardeschi coglie la palla al balzo scaraventandola in rete. Un messaggio a Mancini – per l’Europeo può essere un jolly importante – e soprattutto a Pirlo e ai tifosi della Juventus, che lo vedono quasi come un nemico in casa. Nel finale c’è spazio per degli esordi: entrano Pessina, Pellegri, Luca Pellegrini e Calabria, tutti alla prima presenza con la maglia azzurra, mentre un altro neo entrato, Riccardo Orsolini, si procura un altro rigore, lo batte e cala il poker, trovando il secondo gol in carriera con la Nazionale.

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