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Roberto Mancini, tecnico della Nazionale, ha rilasciato delle dichiarazioni durante la presentazione del progetto vincitore per il nuovo stadio di Firenze: “La situazione è drammatica. Lo sport solitamente unisce e non divide. È chiaro che lo sport può aiutare, ma stiamo vivendo momenti difficili, soprattutto per il popolo ucraino. Cerchiamo di fare qualcosa per loro, sapendo che sono tante le persone che soffrono. Perché non credo che in Russia ci siano persone che vogliono la guerra. E’ un momento buio per tutti noi, per chiunque. È difficile pensare che nel 2022 parliamo di guerra e di persone che muoiono in guerra, non solo per calciatori e sportivi, ma per tutti quanti”. Poi ha aggiunto:”Quale umore per la prossima sfida? I ragazzi stanno giocando e forse ancora non ci pensano. Ma credo che quando sono da soli a casa, ci pensano. È una situazione che ci siamo creati da soli. La prima partita sarà anche più difficile, dovremmo fare una grande partita. Giocheremo a Palermo, dove spesso il pubblico è vicino alla squadra, quindi credo faremo bene. Io mi fido dei ragazzi. So che saranno 10 giorni duri e difficili. Avremmo dovuto fare a meno di arrivare fino qui. Ma a volte nello sport bisogna faticare, e faticheremo“. Il CT della Nazionale ha poi concluso: “Chi gioca? Andrà valutato una settimana prima delle convocazioni, ma credo che grosso modo la squadra sarà quella, più qualcun altro“.
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