Una delegazione della Nazionale italiana di calcio ha incontrato medici ed infermieri dell’Ospedale di Core, il polo onco-ematologico d’eccellenza di Reggio Emilia. Il presidente della Figc Gabriele Gravina ed il capo delegazione degli Azzurri, Gianluca Vialli, hanno ringraziato il personale sanitario per il loro impegno quotidiano per la salute dei cittadini, non solo in questo periodo di emergenza sanitaria legata al Covid-19. “Siamo qui per regalare un piccolo momento di serenità e dare un messaggio di speranza” ha detto Gravina, “ma soprattutto per ringraziare tutti i medici e gli infermieri per quello che fanno, non solo per chi è ammalato di Covid. Non dimentichiamoci di tutti gli altri ammalati“.
“Il calcio ha sviluppato un grande senso di responsabilità verso il sociale e noi stiamo guidando questo percorso, promuovendo, come fatto a Bergamo nel mese scorso, e supportando iniziative per andare incontro alle esigenze e alle priorità del nostro Paese” ha aggiunto Gravina, che ha poi donato una maglia Azzurra personalizzata al governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, rappresentato nell’incontro da Raffaele Donini, assessore alla sanità regionale. “Il Core è un fiore all’occhiello” ha spiegato proprio Donini, “se ci fosse una nazionale di onco-ematologia, questi medici sarebbero convocati subito“.
Maglia della Nazionale personalizzata che è stata donata anche al sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, e a tutto il personale dell’ospedale Core rappresentato da Cristina Marchesi (direttrice generale dell’Ausl), Annibale Versari (direttore del dipartimento oncologico dell’ospedale) e Alessia Ciarrocchi (ricercatrice Airc e responsabile del laboratorio dell’Irccs). “Non siamo eroi ma persone che stanno dando il massimo nel proprio lavoro” ha detto Versari, “sapere che la Nazionale ci è vicina é un supporto importante per i tanti pazienti oncologici che in questo periodo hanno paura di essere trascurati per l’attenzione che c’è verso gli ammalati di Covid. Lo sport deve veicolare questi messaggi importanti perché proprio l’attività fisica incide sulla salute e sulla prevenzione dei tumori“.