“Il mio lavoro è cercare di rappresentare nel modo migliore l’Italia e la nazionale italiana soprattutto in assenza del presidente, dando un ausilio quando è possibile alla squadra, ai ragazzi, allenatore e allo staff”. Lo ha detto in un’intervista all’agenzia di stampa Italpress il capodelegazione della Nazionale italiana, Gianluigi Buffon, in visita al Palazzo di Vetro dell’Onu prima del match in New Jersey contro l’Ecuador per l’Italia: “Finale 1994 in America? La delusione fu cocente, ma appena l’arbitro fischiò mi arrivò la convocazione in prima squadra con il Parma, quindi ho questo doppio ricordo. Se avessimo giocato quella finale nella East Coast qualcosa sarebbe cambiato perché l’appoggio e il sostegno della comunità italiana ci avrebbe dato più forza”.
E sul futuro degli azzurri: “Non so dove arriveremo, ma difficilmente tradiremo le aspettative. Anche grazie al lavoro del presidente della Federazione e del ct questa squadra sta tirando fuori delle qualità ben espresse che ci caratterizzano e ci fanno sempre fare la partite. Alcune volte puoi perdere, ma in questo modo difficilmente sbagli l’appuntamento”.