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“Lo Scudetto perso in albergo? Si può costruire sopra qualsiasi sfottò, la realtà è che la squadra ha visto uno spiraglio aperto. Chi ha vissuto quella notte sa a cosa mi riferivo, quando sono salito in camera ho visto giocatori piangere per le scale: c’è stato un contraccolpo feroce, come se fosse finito un sogno dopo quegli episodi discutibili”. Sono queste le parole di Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, che ospite di Michele Criscitiello a Sportitalia è tornato anche sui suoi anni napoletani. Di seguito le sue dichiarazioni complete.
SARRI, LE DICHIARAZIONI COMPLETE A SPORTITALIA
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SU HIGUAIN, CALLEJON E INSIGNE –“Chi allenerei più volentieri? Higuain può diventare un fenomeno quando si accende, anche se non è facile farlo accendere. Su Callejon puoi fare grandissimo affidamento, è determinante per gli equilibri di squadra. Se parlo di Lorenzo mi scappa da ridere: è da anni il miglior giocatore italiano. Non so come mai ma se sbaglia cinque minuti se ne parla tantissimo. Ho visto il gol al Belgio, se lo fa un altro se ne parla al TG per un mese di fila. Sono tre ragazzi a cui sono fortemente affezionato”.
SU MERTENS CENTRAVANTI – “Genialata? Anche una botta di culo. A Bergamo eravamo rimasti in dieci, loro attaccavano e c’erano spazi per ripartire. Noi si è tolto Higuain e messo Mertens da attaccante: in un quarto d’ora ha preso due rigori e fatto il diavolo a quattro. Quindi l’anno in cui si è perso Higuain e avevamo difficoltà a giocare il nostro calcio con altre situazioni, s’infortunia Milik e si torna a quel tentativo. Mi ricordo la discussione con Dries, se secondo lui se la sentiva di giocare in quel ruolo. Gli dissi che avrebbe fatto 18-20 gol. Ne ha fatti 28″.
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