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“Il ricorso respinto per Koulibaly? Mi vergogno di far parte di questos istema dal quale uscirò molto in fretta se la FIGC non userà misure drastiche contro il razzismo“. Queste le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis sul ricorso respinto per la squalifica di Kalidou Koulibaly, vittima di ululati razzisti durante Inter-Napoli. Il calciatore partenopeo, espulso a San Siro per eccesso di nervosismo, è stato squalificato dal Giudice Sportivo per due giornate. Il Napoli ha provato a ridurre la squalifica a una sola giornata ma il ricorso è stato respinto, una decisione che ha mandato su tutte le furie il presidente del club: “Anche stavolta il sistema, inteso come organizzazione, ha dimostrato di non saper cambiare, punendo la vittima e non il carnefice – ha dichiarato De Laurentiis in un’intervista esclusiva a ‘Il Corriere dello Sport’ – Se si andrà avanti così, il calcio rischierà seriamente di implodere e di farsi male da solo. Sono offeso per lui: era toccato, commosso, colpito nella sua sensibilità . Mi spiace non abbia avuto giustizia“.
Nel corso dell’intervista, De Laurentiis ha parlato anche di mercato: “Ho rifiutato 105 milioni in estate per Koulibaly. Allan? Sono riflessioni che faremo solo in caso di offerte indecenti o se la volontà del giocatore sarà di accettare tali proposte“. Poi sulla possibile creazione della ‘Superlega’ dal 2024, campionato europeo nel quale il Napoli potrebbe essere escluso dagli organizzatori: “Siamo la quarta realtà italiana con 40 milioni di tifosi certificati nel mondo. Chi sarà preposto a certe decisioni farebbe un clamoroso autogol se non tenesse in considerazione i nostri risultati sportivi ottenuti in questi ultimi dieci anni“. Infine sulla differenza di pensiero tra Ancelotti e Sarri: “Questo è un anno di transizione, Ancelotti intende il calcio diversamente da Sarri e Benitez. Ora programmiamo ricambi per ringiovanire oltre ad avere giocatori funzionali al nostro gioco“.