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“Dino è un mio carissimo amico e una persona con cui ho condiviso tante gioie. Ma non ci sono prove di relazioni tra l’uso di certe sostanze e la comparsa di formazioni maligne, sono congetture. Posso capire che uno possa avere dei timori. Ma se non c’è fondamento alle ipotesi, sono cose non belle da dire”. L’ex giocatore del Parma, Alberto Di Chiara, ha commentato così ai microfoni di LaPresse le parole di Dino Baggio sulla morte di Gianluca Vialli: “Quella di Gianluca è una scomparsa che ha destato tristezza. Penso che nessuno abbia fatto dei collegamenti, poi ognuno fa riflessioni secondo quella che è la sua natura. Gianluca ha lottato in maniera esemplare contro il cancro. Prima di rilasciare affermazioni di questo genere, servirebbe avere dei riscontri. Intendiamoci, se c’è abuso di farmaci, quello è da condannare, sempre. A me questo intervento è sembrato fuori luogo, così si lede la dignità di Vialli. Si gettano ombre su una scomparsa molto dolorosa. Gianluca ha comunicato cose molto positive durante il percorso della malattia. E da questo percorso, bisogna prendere le cose positive”.Â
E ancora: “Dino, anche se le pensa, avrebbe fatto meglio a tenere queste opinioni per sé. Così si dà pane a quella parte di stampa e opinione pubblica che accusa la Juventus di quegli anni. Sono congetture che lasciano il tempo che trovano. Se servirebbe indagare sul doping del passato? Ci vogliono basi solide, o si rischia di puntare subito il dito sui colpevoli. Bisogna stare molto attenti. A me non è mai venuto in mente di pensare cose del genere. Queste scomparse fanno parte della vita, purtroppo”.
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