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“E’ stata un’udienza significativa, confermo e ribadisco la fiducia nella giustizia e il 2 aprile sarò di nuovo qui”. Queste le parole della moglie di Davide Astori, Francesca Fioretti, dopo l’udienza del processo con rito abbreviato per la morte del calciatore che ha avuto luogo questa mattina nel palazzo di giustizia a Firenze e che vede il professor Giorgio Galanti accusato di omicidio colposo. Secondo i due tecnici che hanno redatto la perizia disposta dal giudice, che sono stati ascoltati durante l’udienza, la morte del giocatore non sarebbe potuta essere evitata e sarebbero state confermate le cause della morte individuate dal medico legale, ovvero una aritmia ventricolare maligna provocata da una grave patologia cardiaca della quale soffriva e che non gli fu mai stata diagnosticata. L’unica possibilità di salvare l’ex capitano della Fiorentina sarebbe stata quella che gli fosse stato installato in precedenza un defibrillatore, ma possibilità impensabile in assenza di una diagnosi. Infine, sosterrebbero i periti, anche se Astori fosse stato sottoposto all’holter, sarebbe stata bassa la probabilità che questo esame potesse rilevare anomalie per le quali imporre ulteriori approfondimenti.
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