“L’esonero? Mi ha sorpreso la tempistica, c’erano momenti in cui sarebbe stato più plausibile. Stavolta invece la squadra stava dando le sue risposte, sia a livello tecnico che di temperamento“. Vincenzo Montella commenta così l’esonero dal Milan in un’intervista esclusiva concessa a ‘La Gazzetta dello Sport’. Il tecnico rossonero si è detto sorpreso di questa decisione da parte della proprietà dopo lo sfortunato 0-0 interno contro il Torino nella quattordicesima giornata del campionato 2017-18 della Serie A. Montella ha commentato la strana mattinata di lunedì 27 novembre: “Una volta arrivato al centro sportivo mi ha accolto Mangiarano, il nostro segretario generale, che mi ha accompagnato dal direttore. Lì Mirabelli mi ha detto che nella notte avevano maturato la decisione. Il fuso orario ha fatto il resto. Credo sia una scelta più della proprietà che dei dirigenti“.
L’ex tecnico rossonero ha delineato gli errori di questa nuova avventura: “L’errore principale credo sia stato aver alzato troppo l’asticella delle aspettative. Da parte di entrambi, mia e della società. Se Calhanoglu al 92’ avesse trovato l’angolo giusto magari non saremmo arrivati a questo punto. Ma non c’è un colpevole, anzi il gruppo va solo difeso, non ci sono lavativi, tutti hanno voglia di crescere e mi seguivano. Se mancano i risultati il primo colpevole è sempre l’allenatore“.
Come ha reagito la squadra all’esonero di Montella: “I giocatori mi hanno salutato con affetto sincero. Non amo gli addii e non è certo stata una cosa struggente ma tutti e dico tutti sono stati affettuosi. Anche Montolivo, che per un periodo era stato fuori, o Paletta, che come pochi altri non ha quasi mai giocato“. Su Gattuso: “Ha fatto la storia del club, con lui ho un ottimo rapporto e gli auguro di cuore di riportare il Milan in alto. Anche in questo caso: meglio lui che è un amico che non un altro“. Infine sulla chance di allenare la Nazionale Italiana di calcio: “Non ho la testa per pensarci ora e sinceramente non ho ricevuto chiamate. Mi piacerebbe, ma non è il tempo per dare risposte a questa domanda“.