Dopo Alessandro Florenzi, è toccato ad un altro romano, Daniele De Rossi, lanciare la carica in vista di Svezia-Italia, gara di andata del playoff di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. “Con la Svezia servirà sangue freddo, ma c’è bisogno anche di sudore e sacrificio – ha esordito il romanista – Dobbiamo mettere in campo lucidità e tecnica. Il mio obiettivo è chiaro e ben definito: voglio assolutamente qualificarmi per il Mondiale, poi una volta arrivati in Russia ce la giocheremo fino in fondo“. “Bisognerà lasciare da parte i campanilismi, andare al Mondiale è di tutti – ha aggiunto – San Siro sarà esaurito per la gara di ritorno, ci sarà una grande cornice e dovrà esserci appartenenza e sostegno. Siamo forti, forse migliori della Svezia, ma c’è quel pizzico di paura che ormai nel calcio di oggi è quasi necessaria”.
Il numero 16, insieme a Buffon, Chiellini e Barzagli, è tra i leader di questa Nazionale: “L’europeo mi ha fatto bene, perché avevo 33 anni. Il fatto che nel mirino adesso ci sia un Mondiale per me è importante, sarebbe il quarto per me. Non so se farò un torneo da protagonista, ma sarebbe una macchia sulla mia carriera il fatto di non qualificarmi. Se perdi con la Germania sei bravo ugualmente, ma in questo caso è diverso: non partecipare sarebbe molto negativo”. Poi De Rossi ha concluso con un commento sulla fase a gironi che ha visto gli azzurri chiudere al secondo posto: “Questa Nazionale non ha stentato, ho ricordo di gironi qualificatori del passato molto simili a quello da poco concluso. La differenza è che non avevi la Spagna nel girone, quando se ne qualifica solo una rischi di fare i playoff e così è stato”.