Un colpo di testa di Osoko regala ai nipponici la testa del gruppo H ai Mondiali di Russia 2018: alla Mordovia Arena una buona Colombia, costretta all’inferiorità numerica per 87’, è costretta ad arrendersi di fronte ad un Giappone pimpante e caparbio.
Pronti via ed il Giappone è sopra di una rete e di un uomo, con Kagawa che realizza dal dischetto dopo che Carlos Sanchez, poi espulso, para una conclusione del numero 10 giapponese diretta in rete. Tutto ha origine da un errore clamoroso dell’altro Sanchez, Davidson, che da ultimo uomo perde palla e permette ad Osako di involarsi verso Ospina.
La Colombia però non ci sta e nonostante l’inferiorità numerica riesce a risalire la china, anche grazie alle abili mosse tattiche del ct Pekerman: Falcao si procura un calcio di punizione, Quintero lo trasforma. Nella ripresa il Giappone cerca con insistenza la rete del nuovo vantaggio e Osako, al terzo tentativo e sugli sviluppi di un calcio d’angolo, riesce a trafiggere Ospina. Queste le pagelle del match:
Colombia (4-2-3-1):
Ospina 6.5
Salva il risultato più volte su Osako e su Inui. Spiazzato dal dischetto.
Arias 5
Inui gli crea più di qualche grattacapo e lui non è neanche molto attento tatticamente. Si addormenta in occasione della seconda rete nipponica: tra palla e avversario va in tilt e finisce col lascia saltare Osako totalmente indisturbato.
Sanchez D. 4
Imbarazzante nel difendere palla dall’attacco di Osako, che poi si invola verso Ospina. Dall’erroraccio però non impara nulla: nella ripresa la sua leggerezza nella marcatura su Osako si nota a più riprese.
Murillo 6
Mai in difficoltà: Osako affonda soprattutto sulla zona debole di Sanchez.
Mojica 6
Buona la spinta sulla corsia mancina nonostante l’inferiorità numerica.
Sanchez C. 4
L’esordio mondiale dell’ex Viola dura soltanto tre minuti. La combina grossa con un gesto istintivo che lascia i suoi in dieci praticamente per l’intera partita.
Lerma 6.5
Recupera palloni come se non ci fosse un domani. Con l’inferiorità numerica, lì in mezzo, la presenza di uno come lui serve come il pane.
Cuadrado 5
Tutto fumo e niente arrosto: sulla destra non ne indovina una. Il piglio è buono, ma Nagatomo sembra un gigante. Sacrificato dopo mezz’ora (31’ Barrios 6.5: nel mezzo porta allo stesso tempo compattezza e dinamismo: la fase di interdizione della Colombia migliora vistosamente).
Quintero 7
L’ex Pescara riprende da solo la partita: si inventa una grande traiettoria da calcio piazzato e beffa tutti, portiere compreso. Ottima inoltre la regia in fase offensiva: è lui l’uomo in più della Colombia (59’ James Rodriguez 5.5: entra forse nel miglior momento del Giappone e non riesce a portare vivacità. Fallisce l’occasione del 2-2)
Izquierdo 6
Non si vede molto in fase offensiva, ma con Mojica forma un asse collaudatissimo e da quella parte la Colombia soffre pochissimo (70’ Bacca 6: qualche buono sprint e nulla più).
Falcao 6
Mette il cuore dove non arrivano le gambe e, grazie ad un’esplosività fisica clamorosa, arriva su dei palloni impossibili. Guadagna il piazzato da cui nasce il pareggio.
All. Pekerman 7
Senza James, senza Carlos Sanchez e sotto di un gol dopo appena tre minuti: i piani del ct argentino vengono inevitabilmente stravolti. La scelta di privarsi di uno spento Cuadrado sembra discutibile, ma alla fine ha ragione lui: Quintero a destra firma il pari e Barrios porta equilibrio.
Giappone (4-2-3-1):
Kawashima 5.5
Prima parte in ritardo sulla punizione di Quintero e poi nega con grande faccia tosta che la palla abbia varcato la linea.
Sakai 6.5
Partita diesel in cui cresce alla distanza. Grande spinta sull’out di destra soprattutto nel secondo tempo, quando tra una progressione e l’altra va anche vicino al colpo grosso.
Yoshida 6
Organizza la contraerea nipponica rendendosi pericoloso sugli sviluppi di molti calci da fermo.
Shoji 6
Aggressivo in fase di recupero palla, meno abile in fase di impostazione.
Nagatomo 6
Prestazione ordinatissima di fronte ad un cliente scomodo come Cuadrado. probabilmente intimorito dal nuovo look del terzino nerazzurro. Unica macchia: un suo errore causa il calcio di rigore del momentaneo pareggio.
Hasebe 6.5
Gioca semplice e sbaglia mai: tocca molti palloni e contribuisce alla costruzione di gioco.
Shibasaki 6.5
Alimenta l’azione creando trame di gioco molto interessanti (80’ Yamaguchi SV).
Haraguchi 6
Bello e intenso il duello con Mojica, che continua anche senza palla. Commette qualche errore di troppo dal punto di vista tecnico.
Kagawa 7
Si conferma la stella nonché il trascinatore della Nazionale nipponica: non solo propizia e trasforma il calcio di rigore, ma si danna sia nel difendere sia nell’impostare la manovra offensiva. Prestazione esemplare (70’ Honda 6.5: l’ex Milan entra benissimo in partita e porta freschezza e qualità: suo l’assist da fermo che vale il gol-vittoria).
Inui 5.5.
Pimpante sulla sinistra, ma quando arriva sotto porta è un disastro e non chiude i conti: per sua fortuna l’errore non si rivela fatale. Decisamente il meno brillante tra gli attaccanti giapponesi
Osako 7.5
Strappa palloni come un pittbull, nonostante di mestiere faccia la prima punta. Prima svolta la partita con una giocata tutto cuore e poi va a strappare palloni anche dalle gambe di Cuadrado. Sotto porta la mira è difettosa, allora ci prova di testa e riesce a sfondare il muro di Ospina. Decisivo (85’ Okazaki SV).
All. Nishino 6
Il suo Giappone è ordinato e disciplinato, ma il vantaggio di una rete e di un uomo non può non essere sfruttato: i suoi non chiudono la partita, la Colombia reagisce ed il pareggio è servito. Per sua fortuna Osako è indemoniato e riesce a concretizzare il lavoro offensivo dei giapponesi.