Mondiali Russia 2018

Nazionale, Giampiero Ventura: “Ripartiamo da dove ho lasciato. Var? Migliorabile”

Gian Piero Ventura
Gian Piero Ventura - Foto Nazionale Calcio CC BY 2.0

La Nazionale italiana riprende il cammino di qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018 con il doppio confronto con Spagna e Israele. Il commissario tecnico Giampiero Ventura in conferenza stampa ha aperto la nuova stagione azzurra. “Sono partito, con le convocazioni, da dove avevo lasciato, perché con una sola giornata di campionato non c’è stato il tempo di fare altre valutazioni – ha detto – Ho chiamato gli stessi giocatori che avevo con me a Udine a giugno per il match con il Liechtenstein, con l’unica differenza di Perin al posto di Scuffet. Ma tra qualche mese potrebbero esserci delle novità”.

Nel mirino del Ct c’è il calciomercato: “E’ un controsenso il mercato dovrebbe finire almeno 24 ore prima dell’inizio del campionato. Ci sono giocatori al centro di trattative che non hanno giocato, o altri che hanno cambiato squadra e che hanno nelle gambe pochissimi minuti e la Nazionale purtroppo ne paga le conseguenze. Sarebbe meglio che quelli che convoco giocassero sempre, ma non possiamo farci nulla”.

Poi ha aggiunto:  “Molti si chiedono perché è stato convocato Spinazzola, perché è stato convocato Bernardeschi, che ha giocato poco, e vale anche per Pellegrini, che ha giocato cinque minuti, e per altri, come Barzagli, che non ha mai giocato. Perché questo protocollo è un po’ figlio del mercato aperto, devi un po’ convivere con certe situazioni. Se un giocatore non gioca durante l’anno, diventa difficile prenderlo in considerazione. Qui stiamo parlando del fatto che abbiamo giocato un mese fa a Udine, poi non c’è stato più niente. Riprendiamo oggi ed è evidente che io devo ripartire da dove avevo finito”.

Sabato 2 settembre al Santiago Bernabeu l’Italia dovrà vedersela contro la Spagna nella sfida cruciale del girone. “E’ evidente che dobbiamo andare a Madrid per giocarcela e che abbiamo solo un risultato, ovvero vincere – ha spiegato –  Se non vinciamo lì da settanta anni un motivo ci sarà, ma non dimentichiamo che c’è anche Israele. Se battiamo la Spagna e non facciamo la stessa cosa con Israele, è come se non avessimo fatto niente. Sono eccitato dalla sfida con la Spagna, mi sarebbe piaciuto avere due risultati su tre a disposizione, ma il fatto che sia solo uno mi dà degli stimoli in più”. Infine c’è spazio per un commento sul Var: “Quando si inizia qualcosa di nuovo bisogna dare il tempo. Ci sono delle incongruenze, come ad esempio in alcune gare tempi limitati e in altri dilatati. Serve pazienza per sviluppare, io sono concettualmente favorevole, ma penso che sia migliorabile quello che si vede oggi“.

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